MARTEDÌ DELLA III SETTIMANA DI PASQUA

 

 

 

LETTURA

Lettura degli Atti degli Apostoli 8, 9-17

 

 

In quei giorni. Vi era da tempo in città un tale di nome Simone, che praticava la magia e faceva strabiliare gli abitanti della Samaria, spacciandosi per un grande personaggio. A lui prestavano attenzione tutti, piccoli e grandi, e dicevano: «Costui è la potenza di Dio, quella che è chiamata Grande». Gli prestavano attenzione, perché per molto tempo li aveva stupiti con le sue magie. Ma quando cominciarono a credere a Filippo, che annunciava il vangelo del regno di Dio e del nome di Gesù Cristo, uomini e donne si facevano battezzare. Anche lo stesso Simone credette e, dopo che fu battezzato, stava sempre attaccato a Filippo. Rimaneva stupito nel vedere i segni e i grandi prodigi che avvenivano.

Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.                        

 

SALMO

Sal 67 (68)

 

             ®  Conferma, o Dio, quanto hai fatto  per la nostra salvezza.

             oppure

             ®   Alleluia, alleluia, alleluia.

 

Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici

e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.

Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;

come si scioglie la cera di fronte al fuoco,

periscono i malvagi davanti a Dio. ®

 

I giusti invece si rallegrano,

esultano davanti a Dio

e cantano di gioia. ®

 

Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,

appianate la strada a colui che cavalca le nubi:

Signore è il suo nome,

esultate davanti a lui. ®

 

Il nostro Dio è un Dio che salva;

al Signore Dio appartengono le porte della morte.

Mostra, o Dio, la tua forza,

conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi! ®

 

           

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 5, 31-47

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.

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