Martedì della settimana della II domenica dopo l’Epifania

 

 

 Lettura

Lettura del libro del Siracide 44, 1; 45, 23 – 46, 1

 

Facciamo ora l’elogio di uomini illustri,/ dei padri nostri nelle loro generazioni./ Fineès, figlio di Eleàzaro, fu il terzo nella gloria,/ per il suo zelo nel timore del Signore,/ per la sua fermezza quando il popolo si ribellò,/ per la bontà coraggiosa della sua anima;/ egli fece espiazione per Israele./ Per questo con lui fu stabilita un’alleanza di pace,/ perché presiedesse al santuario e al popolo;/ così a lui e alla sua discendenza fu riservata/ la dignità del sacerdozio per sempre./ Per l’alleanza fatta con Davide,/ figlio di Iesse, della tribù di Giuda,/ l’eredità del re passa solo di figlio in figlio,/ l’eredità di Aronne invece passa a tutta la sua discendenza./ Vi infonda Dio sapienza nel cuore,/ per giudicare il suo popolo con giustizia,/ perché non svanisca la loro prosperità/ e la loro gloria duri per sempre./ Valoroso in guerra fu Giosuè, figlio di Nun,/ successore di Mosè nell’ufficio profetico;/ secondo il suo nome, / egli fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,/ compiendo la vendetta contro i nemici insorti,/ per assegnare l’eredità a Israele.           

 

Salmo

Sal 77 (78)

 

®    Diremo alla generazione futura le lodi del Signore.

 

Il Signore li fece entrare nei confini del suo santuario,

questo monte che la sua destra si è acquistato.

Scacciò davanti a loro le genti

e sulla loro eredità gettò la sorte,

facendo abitare nelle loro tende

le tribù d’Israele. ®

 

Scelse la tribù di Giuda,

il monte Sion che egli ama.

Egli scelse Davide suo servo

e lo prese dagli ovili delle pecore. ®

 

Lo allontanò dalle pecore madri

per farne il pastore di Giacobbe, suo popolo,

d’Israele, sua eredità.

Fu per loro un pastore dal cuore integro

e li guidò con mano intelligente. ®

           

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Marco 3, 22-30

 

In quel tempo. Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma il Signore Gesù li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

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