IV DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

 

 

Lettura

Lettura del libro della Sapienza 19, 6-9

 

Tutto il creato fu modellato di nuovo / nella propria natura come prima, / obbedendo ai tuoi comandi, / perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi. / Si vide la nube coprire d’ombra l’accampamento, / terra asciutta emergere dove prima c’era acqua: / il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli / e flutti violenti una pianura piena d’erba; / coloro che la tua mano proteggeva / passarono con tutto il popolo, / contemplando meravigliosi prodigi. / Furono condotti al pascolo come cavalli / e saltellarono come agnelli esultanti, / celebrando te, Signore, che li avevi liberati.                                               

 

 

Salmo

Sal 65 (66)

 

             ®Acclamate Dio, voi tutti della terra.

 

Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!

A te si prostri tutta la terra,

a te canti inni, canti al tuo nome». ®

 

Venite e vedete le opere di Dio,

terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;

passarono a piedi il fiume:

per questo in lui esultiamo di gioia. ®

 

Popoli, benedite il nostro Dio,

fate risuonare la voce della sua lode;

è lui che ci mantiene fra i viventi

e non ha lasciato vacillare i nostri piedi. ®

 

 

Epistola

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8, 28-32

 

Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.

Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?            

           

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Luca 8, 22-25

 

Un giorno, il Signore Gesù salì su una barca con i suoi discepoli e disse loro: «Passiamo all’altra riva del lago». E presero il largo. Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Una tempesta di vento si abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. Si accostarono a lui e lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». Ed egli, destatosi, minacciò il vento e le acque in tempesta: si calmarono e ci fu bonaccia. Allora disse loro: «Dov’è la vostra fede?». Essi, impauriti e stupiti, dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che comanda anche ai venti e all’acqua, e gli obbediscono?».

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