Memoria di santa Giuseppina Bakhita
INGRESSO
Le tue mani, Signore, mi hanno plasmato;
dammi forza di intendere i tuoi precetti.
Anelo alla salvezza che viene da te
e medito la tua legge.
LETTURA Sir 30, 21-25
Lettura del libro del Siracide
Non darti in balìa della tristezza e non tormentarti con i tuoi pensieri. La gioia del cuore è la vita dell’uomo, l’allegria dell’uomo è lunga vita. Distraiti e consola il tuo cuore, tieni lontana la profonda tristezza, perché la tristezza ha rovinato molti e in essa non c’è alcun vantaggio. Gelosia e ira accorciano i giorni, le preoccupazioni anticipano la vecchiaia. Un cuore limpido e sereno si accontenta dei cibi e gusta tutto quello che mangia.
SALMO Sal 51 (52)
Spero nel tuo nome, Signore, perché e buono.
Perché ti vanti del male, o prepotente?
«Ecco l’uomo che non ha posto Dio come sua fortezza,
ma ha confidato nella sua grande ricchezza
e si è fatto forte delle sue insidie». R
Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio,
confido nella fedeltà di Dio
in eterno e per sempre. R
Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli. R
VANGELO Mc 8, 10-21
✠ Lettura del Vangelo secondo Marco
In quel tempo. Il Signore Gesù salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà. Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva. Avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette ». E disse loro: «Non comprendete ancora?».
DOPO IL VANGELO
Signore, tu sei nostro Padre
e noi siamo fatti da te.
Noi siamo povera argilla
plasmata dalle tue mani.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo
e salvami, per tua misericordia.
Che io non resti confuso, Signore,
perché ti ho invocato.
ALLA COMUNIONE
Per amore e misericordia tu ci hai redento, Signore.
Ci hai sorretto e fatto crescere nel tempo, giorno dopo giorno,
perché sei il nostro Padre e Salvatore che vivi nei secoli.