Può costare anche 90 mila euro. Una crescita inarrestabile con punte anche del 50 per cento in cinque anni in zone come corso Venezia e corso Manforte, Cairoli e Cordusio. Si scosta di poco Missori con un rincaro del 48 per cento. In rialzo anche l'area limitrofa a piazza Diaz e a San Babila con un aumento del 44 per cento. Il prezzo più alto, ovviamente, in via Montenapoleone. Nemmeno ai margini della città va certo meglio: non si scende mai sotto i 20 mila.
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Redazione Diocesi
Può costare anche 90 mila euro. Una crescita inarrestabile con punte anche del 50 per cento in cinque anni in zone come corso Venezia e corso Manforte, Cairoli e Cordusio. Si scosta di poco Missori con un rincaro del 48 per cento. In rialzo anche l’area limitrofa a piazza Diaz e a San Babila con un aumento del 44 per cento. Il prezzo più alto, ovviamente, in via Montenapoleone. Nemmeno ai margini della città va certo meglio: non si scende mai sotto i 20 mila.
di Cristina Conti
Prendere un box a Milano? No, grazie. Meglio un monolocale. Eh, sì perché mettere l’auto al sicuro quando si ritorna a casa la sera può costare 90 mila euro. Nel capoluogo lombardo, infatti, mancano i garage e questo, secondo la Borsa Immobiliare, ha fatto impennare i prezzi. Una crescita inarrestabile con punte anche del 50 per cento in cinque anni in zone come corso Venezia e corso Manforte, Cairoli e Cordusio. Si scosta di poco Missori con un rincaro del 48 per cento. In rialzo anche l’area limitrofa a piazza Diaz e a San Babila con un aumento del 44 per cento. Il prezzo più alto, ovviamente, in via Montenapoleone.
Nemmeno ai margini della città va certo meglio: non si scende mai sotto i 20 mila. «Quello del box è un mercato molto appetibile. C’è una richiesta molto forte. Nella scelta dell’abitazione il box fa la differenza. Milano è assolutamente carente, in ritardo di anni nella politica di sfruttamento del sottosuolo», spiega Antonio Pastore, presidente della Borsa Immobiliare di Milano.
Sono quattro le fasce di prezzo in cui si può dividere la città. Le medie variano dai 70 mila euro in centro ai 49 mila all’interno della cerchia dei Bastioni, per scendere a 38 mila nella zona della circonvallazione (filobus 90-91) e 28 mila in periferia.
Il primo garage venne realizzato ben 87 anni fa da Giovanni Muzio, nella Cà’ Brutta compresa tra le vie Turati, Moscova, Appiani e Mangili. Poi la ricostruzione della città dopo la Seconda guerra mondiale è stata all’insegna del massimo sfruttamento del territorio, in pochi anni sono stati costruiti circa 3 mila immobili, ma nessuno ha pensato ai posti auto. Negli anni ‘50 sono stati realizzati i garage a più piani, ma tutti quelli storici sono sottoutilizzati. Da San Pietro all’Orto a via Pantano, da Gaspare Gotti a Zecca Vecchia. Dal ’67 si è cambiata politica, ma ormai era tardi.
«I box sono cari perché sono vuoti per il 40 per cento. I prezzi scenderebbero se fosse incentivato il loro utilizzo», aggiunge Achille Lineo Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia.
Basti pensare a tutti i problemi di sosta che le auto hanno a Milano e come cambierebbe il volto del capoluogo lombardo se l’auto inutilizzata venisse messa a riposo lontano dalle strade e dai marciapiedi. Ma da questa folle corsa al rialzo dei prezzi, che ha visto crescere in cinque anni il posto auto in periferia del 36 per cento, si salva solo una piccola parte della città: la zona di Greco.