Vegliate con me

EDB, pp. 106, Euro 9.00

Il testo propone il pensiero di Cicely Saunders (1918-2005) fondatrice nel 1967 a Londra del St. Christopher Hospice e impegnata, prima in Inghilterra e poi nel resto del mondo, a far conoscere l’importanza delle cure palliative.

Il termine cure palliative deriva dal latino pallium ed indicava il mantello di lana indossato dai pastori per difendersi dal freddo. Una icona espressiva di questo concetto è quella che si rifà a san Martino di Tours, che incontrando un uomo povero e seminudo, taglia il suo mantello (pallium) e avvolge il corpo dello sventurato. Il gesto del santo non rimosse le cause della povertà e della nudità, ma contribuì a lenire il disagio che esse determinavano. Le cure palliative sono il prendersi cura attivo e globale del paziente oncologico la cui malattia non è più responsiva alle terapie specifiche. Nel processo delle cure palliative si comprendere che la sofferenza non è solo quella fisica ma quella che investe l’intera persona che ha una sua particolarità, perciò esige un progetto terapeutico ed assistenziale personalizzato.

Questo significa che ci sono malattie inguaribili, ma non esistono malati incurabili! Il testo sottolinea l’intersecarsi di tre elementi: il legame tra la biografia dell’autrice, la visione spirituale cristiana dell’esistenza e la storia delle cure palliative.

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