Cosimo Iacca, segretario del Consiglio pastorale ad Arosio, racconta le tappe successive alla visita di Scola al Decanato di Cantù, in particolare l’incontro col Vicario di Zona: «In ogni momento della giornata riportava le parole del Cardinale»
di Luisa BOVE
Alla visita pastorale nel Decanato di Cantù, svoltasi a Vighizzolo a fine ottobre, ha partecipato una cinquantina di fedeli della comunità parrocchiale di Arosio, giunti in pullman all’appuntamento con l’Arcivescovo. A vivere quest’esperienza c’era anche Cosimo Iacca (detto Mimmo), infermiere, marito e padre di due figlie piccole, neo eletto e segretario del Consiglio pastorale. «La mia è una piccola responsabilità – assicura -, ma sono molto contento perché stiamo diventando un bel gruppo e cerchiamo di lavorare insieme».
Dopo l’incontro con il cardinale Scola i consiglieri si sono riuniti «per mettere a tema e programmare» la visita del Vicario episcopale di Zona, monsignor Patrizio Garascia, svoltasi il 3 dicembre. «La visita era strutturata in una sola giornata – continua Mimmo -, quindi abbiamo cercato di individuare i luoghi più significativi». Dopo l’accoglienza alle 9 in casa del parroco di Arosio, la visita di monsignor Garascia è iniziata con l’incontro dei residenti delle due case di riposo; tappa successiva all’auditorium comunale, con i bambini delle scuole elementari e medie: «È stato un momento molto bello perché presidi e insegnanti hanno saputo coinvolgere i ragazzi, preparati con canti e domande rivolte al Vicario episcopale, che al termine ha dato la benedizione natalizia». Poi la delegazione si è spostata alla scuola parrocchiale dell’infanzia “Casati San Giorgio”, sempre ad Arosio, gestita dalle suore di Santa Giovanna Antida Thouret, dove anche i piccoli hanno cantato e incontrato monsignor Garascia.
«Nel pomeriggio abbiamo fatto visita agli ammalati – spiega ancora Mimmo -, ma il tempo era tiranno e siamo riusciti a vedere solo tre persone: un uomo sui sessant’anni, malato di Sla e allettato da anni, era commosso e dimostrava la sua felicità lanciando messaggi attraverso il movimento degli occhi; il responsabile storico dell’Azione cattolica in parrocchia; una ragazza tracheotomizzata, colpita da una malattia neurologica». «Dalla visita del Vicario – aggiunge – traspariva, attraverso la sua presenza, la vicinanza stessa del cardinale Scola. Monsignor Garascia, infatti, in ogni momento strutturato della giornata riportava sempre le parole dell’Arcivescovo. Uno dei momenti più significativi è stato nel tardo pomeriggio, quando ci siamo radunati in chiesa con tutti i bambini del catechismo. Il Vicario episcopale ha tenuto una lezione parlando della Chiesa, della Diocesi e delle sue funzioni; poi i ragazzi, curiosi, gli hanno rivolto molte domande sulla sua vita, sul suo incontro con Gesù, sulla sua giornata…».
Prima della Messa con tutta la comunità, si è tenuto un incontro con il Consiglio pastorale, in cui è stato presentato il cammino dell’anno giubilare: «Stiamo riflettendo molto sulla Bolla papale e a dicembre abbiamo portato in parrocchia una mostra dal titolo “I volti della misericordia”». L’ultima tappa dopo cena prevedeva l’incontro con tutti i responsabili delle diverse realtà presenti: l’Azione cattolica, la Caritas, le Acli, il Gruppo della terza età, la Pastorale giovanile, lo stesso Consiglio pastorale… «È stato un momento di lavoro e di confronto che si è concluso verso le undici di sera». Ora il cammino continuerà più spedito in gennaio.