L’Arcivescovo presiede una Santa Messa alle 11 (diretta tv e web). Celebrazioni in tutto il mondo in occasione della festa liturgica del fondatore dell’Opus Dei (26 giugno)

Escrivà de Balaguer
San Josemaria Escrivà de Balaguer

In occasione della festa di San Josemaría Escrivá de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei (26 giugno), in tutto il mondo vengono celebrate Sante Messe in onore del Santo. A Milano la celebrazione eucaristica si terrà sabato 25 giugno, alle 11 in Duomo, e sarà presieduta dal cardinale Angelo Scola: diretta su Chiesa Tv (canale 195) e www.chiesadimilano.it. Sono attesi in particolare i fedeli della Prelatura dell’Opus Dei, sacerdoti e laici, cooperatori, amici e familiari.

Sono molte le iniziative di formazione e di mobilitazione educativa e sociale che l’Opus Dei intraprende nell’ambito delle singole parrocchie, negli ambienti di lavoro, nelle scuole pubbliche e paritarie, con corsi di orientamento familiare, con progetti di vacanze familiari e con l’attenzione alla famiglia, attraverso l’amicizia, nella predicazione dei sacerdoti, nell’organizzazione del tempo libero e nell’impegno politico, cercando di mettere in opera ciò che i Pastori della Chiesa indicano.

Appunto sulla difesa e sulla valorizzazione della famiglia era intervenuto l’Arcivescovo nell’omelia della Messa dello scorso anno, invitando a riflettere, con un lavoro continuo, nei luoghi della vita quotidiana, così come è nel carisma dell’Opus Dei. «Voi tutti figli spirituali di San Josemaría – sottolineava il cardinale Scola -, sapete come egli non si sia risparmiato nel dono di sé, nella consegna sacerdotale della sua vita perché altri uomini e donne di diversa età e di diverse culture potessero seguire con fedeltà la vocazione universale alla santità attraverso la vita ordinaria e il lavoro».

Come, allora, incarnare la fede, mostrandone la bellezza e la convenienza? Chiara la risposta di Scola: «Proprio la famiglia è, per ciascuno dei suoi membri, peculiare soggetto educativo e di trasmissione della fede e lo è in forza della grazia del Sacramento del matrimonio che, se assunta, trasforma sia i membri della famiglia stessa, sia tutte le loro relazioni». Da qui l’auspicio e l’invito a fedeli, cooperatori e aderenti all’Opus Dei: «Mobilitate la famiglia in quanto famiglia, nelle sue relazioni costitutive – i genitori, figli, nonni e parenti – alla testimonianza evangelica attraverso gli elementi che costituiscono l’esistenza quotidiana, gli affetti, il lavoro, il riposo, il dolore, il male fisico fino alla morte, il male morale, l’educazione, il contributo alla vita buona e giusta nella società plurale e l’edificazione di comunità ecclesiali aperte, in uscita ma dall’appartenenza forte. Dilatate, come già state facendo sempre più, con naturalezza, attraverso momenti di condivisione e convivialità, questa ricchezza di vita a quanti la Provvidenza ogni giorno vi fa incontrare, perché cresca la fraternità tra persone e famiglie. È questa, insieme alla preghiera liturgica e personale, la strada maestra per la nuova evangelizzazione».

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