L’Arcivescovo celebra la Messa nella parrocchia di Santa Maria Nascente a 60 anni dalla consacrazione. La Comunità pastorale Santo Crocefisso vive la transizione dal vecchio responsabile don Piero Allevi al nuovo don Claudio Carboni

di Veronica TODARO

Don Pierluigi Allevi

Domenica 11 settembre, alle 10.30, il cardinale Angelo Scola celebra l’eucaristia nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente a Meda. L’Arcivescovo torna nella stessa chiesa per la seconda volta in un anno, dopo esserci stato il 19 gennaio per la visita pastorale al Decanato Seregno-Seveso.

Una visita, quella dell’Arcivescovo, che cade in un anno molto ricco di avvenimenti per la città e per la Comunità pastorale Santo Crocefisso. Scola è stato invitato in occasione dei 60 anni di consacrazione della chiesa, ma nel 2016 sono stati ricordati altri importanti avvenimenti: i 50 anni di ordinazione presbiterale dei medesi don Luigi Pedretti e don Luigi Bianchi e i 40 anni di ordinazione di don Piero Allevi (fino a maggio responsabile della Comunità pastorale) e dei medesi don Claudio Galimberti e don Antonio Citterio. A completare l’anno di grazia, il 3 luglio don Giuseppe Cassina, presbitero della Fraternità di San Carlo Borromeo, ha celebrato la sua prima messa nella chiesa in cui è stato battezzato.

Don Piero ha rassegnato le dimissioni per motivi personali a soli due anni dal suo arrivo. La notizia ha addolorato i fedeli delle tre parrocchie cittadine, che l’avevano accolto nel settembre del 2014, ma – spiegano i sacerdoti della città – «siamo stati tutti consolati dalla pronta risposta dell’Arcivescovo nel nominare non solo il nuovo parroco nella persona di don Claudio Carboni, ma anche l’atteso responsabile della Pastorale giovanile, che sarà affidata a don Fabio Ercoli. Non possiamo poi non leggere le due visite dell’Arcivescovo in un solo anno come un segno di vicinanza e di paterna cura da parte di Dio».

Quest’anno si ricordano i 60 anni di consacrazione della chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente. Di fatto, quando nel 1956 l’arcivescovo Montini la consacrò, era l’unica parrocchia della città. L’ingrandimento della chiesa parrocchiale era un progetto vecchio almeno di 150 anni, ma diverse difficoltà ne avevano ritardato l’attuazione. In precedenza la chiesa parrocchiale era situata a fianco del famoso convento delle Benedettine, sulla collina della città. Col crescere della popolazione, la chiesa parrocchiale era diventata troppo piccola. La spinta decisiva alla realizzazione di una nuova chiesa fu data dal beato Arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster che, durante la visita pastorale del 14 dicembre 1930, si rivolse con queste parole all’allora parroco don Francesco Corti: «Signor Curato! Qui la mia parola non può essere ambigua; ne dovrei render conto a Dio… Dunque io voglio a Meda una vasta chiesa, parrocchiale, rispondente alla popolazione, la voglio ex novo, in posizione comoda al popolo».

Dopo la posa della prima pietra da parte del cardinale Schuster il 23 luglio 1939, ci vollero ben 17 anni di lavori, più volte interrotti dalle difficoltà economiche dovute anche alla guerra, prima che il progetto dell’architetto milanese Paolo Mezzanotte fosse completato. Fu il parroco don Marcello Gianola ad accogliere l’arcivescovo Montini per la consacrazione, il 9 settembre 1956. L’antica chiesa parrocchiale andò lentamente deteriorandosi, fino a rendere necessario un radicale intervento di ristrutturazione, portato a termine, con l’aiuto generoso di tutta la popolazione, da don Gaudenzio Corno nel 2012.

A una decina di anni dalla consacrazione della Gesanoeva, la forte immigrazione dal Veneto e dal sud Italia vide nascere e svilupparsi il quartiere del “Polo”, dove sorse nel 1964 la parrocchia di Madonna di Fatima. Successivamente, nel 1973, nacque la terza parrocchia cittadina, dedicata all’apostolo Giacomo, che ebbe come primo parroco l’allora coadiutore dell’oratorio femminile don Ernesto Carrera, che ancora oggi vive ed esercita il ministero in città.

Nel 2009 le tre parrocchie cittadine sono state riunite nella Comunità pastorale Santo Crocifisso che ora, all’inizio di un nuovo anno pastorale, attende con gioia la visita del suo Arcivescovo.

 

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