Redazione

Edizioni San Paolo

Oggi la medicina classica si trova dinanzi a un limite: combatte con grande impiego di mezzi tecnici le malattie che si ripresentano in forme sempre nuove ed avverte che malgrado tutto l’uomo non diventerà più sano. Inoltre, molti, attribuiscono la responsabilità della salute ai medici e agli scienziati invece di preoccuparsi di condurre uno stile di vita sano.

In origine la medicina era anche un comportamento religioso; i medici si richiamavano ad Asclepio, il dio della medicina e della salute. Per i medici dell’antichità ogni forza salutare veniva da Dio; una vita sana comprendeva anche il culto divino e il giusto rapporto con il creatore. Inoltre, nel passato, la medicina non si limitava mai al solo trattamento delle malattie ma fu anche un’arte della sana condotta di vita. Con il passare dei secoli queste regole sono state trascurate.

Il testo ripercorrendo queste concezioni presenti anche nella vita della Chiesa, invita tutti a recuperare l’unità di anima e di corpo, di salute fisica e spirituale, ricordando il dovere spirituale di preoccuparsi sia della salute del corpo che di quella dell’anima.

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