Ormai, fortunatamente, la valenza pastorale del pellegrinaggio è stata ampiamente compresa: nel calendario ordinario di ogni comunità parrocchiale è una voce assimilata. Non così ancora il viaggio dello spirito, il turismo religioso. Molte parrocchie hanno un incaricato ad hoc. E sarebbe auspicabile che sempre più ve ne fossero.
L’operatore si muove a fianco del parroco per essere anzitutto promotore di una formula specifica ed esemplare di vivere il turismo, con sensibilità culturale e attento ai contenuti di interesse religioso, come occasione di annuncio. Per il pellegrinaggio l’animatore, oltre alla competenza tecnica, cura una attenzione d’ascolto e di coagulo in unità del gruppo, così che divenga una esperienza di Chiesa.
Nei confronti della Comunità l’animatore pastorale parrocchiale cura , attraverso il Consiglio pastorale, una graduale sensibilizzazione al problema, e in particolare all’inizio dell’estate promuove iniziative per proporre sensibilità e attenzione a vivere la vacanza come momento di riposo, di ricarica spirituale, come incontro con altre culture e popoli, …

Per la sua formazione: ecclesiologia comunionale e missionaria; formazione permanente; collegamento sul territorio per discernimento comune.

Pastorale del Turismo: cosa s’intende?
Il Vangelo è per aiutare l’uomo ad essere veramente uomo. Quando uno l’accoglie, vi scopre una “sintonia-simpatia” interiore che gli fa dire: è quello che in fondo al cuore cercavo! Il Vangelo è la verità globale dell’uomo: “Chi segue Cristo l’uomo perfetto diviene lui pure più uomo” (GS 42), cioè veramente uomo!
Anche i mondi della mobilità e del Turismo – sempre più esatti come parte ordinaria della vita – hanno valori umani e cristiani da enfatizzare e atteggiamenti ambigui e pericoli da evitare, perché siano un ambito di autentica umanizzazione. Formulare i valori e segnalare le ambiguità significa inculturare il vangelo in concreti spazi vitali specifici come parte di quel progetto-uomo più globale, evitando ogni assolutizzazione di settore. E’ più propriamente l’operazione formativa che compete alla pastorale.
E’ questa una pastorale propriamente “missionaria” nel senso sia dei contenuti (non si tratta di catechesi, ma di annuncio; non è in prima battuta l’annuncio del progetto globale cristiano, ma di specifici atteggiamenti morali), sia dei destinatari (non è gente che viene alla Chiesa per vivere un momento di crescita spirituale, ma è “mondo laico” che vive propri valori autonomi da riformulare in modo più pieno), sia per l’efficacia (si tratta di gettare dei semi, su terreni a volte molto impreparati quando non distratti…, e quindi con risultati molto poco controllabili). Una missionarietà difficile, nuova, tutta da inventare, fuori dalla sacrestia, con il coraggio del confronto con un mondo pluralista.
Una pastorale questa che ormai deve avere come soggetto la comunità cristiana locale investita della missionarietà anche in questi nuovi areopaghi (anche perché spesso sono una occasione per incontrare una percentuale sempre più grande di gente lontana o indifferente). In concreto bisogna investire la parrocchia e il CPP di una sensibilità che si apra, ad esempio, ai moltissimi giovani interessati ad esperienze di turismo culturale, a famiglie e a pensionati che si muovono con un turismo spesso poco qualificato.

La pastorale del Turismo mira:
a formulare i valori e a segnalare le ambiguità;
prepara animatori pastorali specializzati coi quali investire poi tutta la comunità cristiana della globale responsabilità anche per questi nuovi settori del turismo e tempo libero.

Valori e ambiguità del turismo
Il testo di riferimento dottrinale. Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti:
Orientamenti per la Pastorale del Turismo.

Valori: tempo della gratuità (riposo e complementarietà del tempo lavoro), 
tempo della compagnia e dei rapporti brevi, famiglia e altro, 
godere il creato, incontro di popoli e culture, fruizione beni culturali, silenzio, sapienza, e incontro col Mistero…..
 

Ambiguità: overdose di esibizione del piacere, 
spreco beni ambientali, abbandono riferimento etico….
 

 

ECOTURISMO

Un arcobaleno tra culture nel rispetto del creato raccoglie in modo sintetico gli aspetti e le sottolineature per un turismo consapevole e responsabile: Ecoturismo ambientale per rispettare l’ecosistema – Ecoturismo etnico per aprirsi alle culture diverse
- Ecoturismo culturale per leggere anche spiritualmente le opere d’arte – Ecoturismo religioso per cogliere l’uomo nelle sue esperienze di interrogazione umana
- Ecoturismo dell’anima per vivere nel modo giusto il pellegrinaggio.

Animatori specializzati

Ogni comunità parrocchiale dovrebbe avere un proprio Animatore pastorale del turismo e pellegrinaggi che in accordo col parroco diviene colui che si specializza in questo settore pastorale e gradualmente coinvolge il Consiglio Pastorale e la Comunità.
Il turismo si dilata, e noi come Comunità ecclesiale non possiamo perdere questa occasione di evangelizzazione. Tanto più che da sempre pellegrinaggi e mete culturali/religiose sono state nostre iniziative parrocchiali. Ora sempre più soggetti estranei intraprendono mete religiose, senza garanzie di serietà e verità in fatto di fede (… quanti gruppi si muovono in autonomia, senza una sicura guida spirituale, verso mete di fede popolare!). E’ necessario porre la comunità parrocchiale come soggetto attivo anche in questo campo, altrimenti in mancanza di nostre proposte si attivano associazioni, agenzie, ..compresi i venditori di pentole e creme…, che sfruttano la curiosità religiosa per altri fini e con ben altri risultati! Non dobbiamo assolutamente cedere in questo campo più tipico nostro dei pellegrinaggi.
Per quel che concerne il TURISMO RELIGIOSO. Una vasta fascia di gente non ha più la sensibilità di vivere due o tre giorni nello stile del pellegrinaggio classico (ricco di devozioni). Oggi, anche il pellegrinaggio classico deve curare di più l’evangelizzazione. Una formula davvero efficace ancora di evangelizzazione è il cosiddetto Turismo religioso, dove assieme all’apertura culturale si ha l’occasione di annuncio per una fascia più ampia di gente.

Il compito globale di una parrocchia missionaria in questo settore può essere sintetizzato così:

Accoglienza
– speciale cura celebrazioni, catechesi, ecc
– iniziative culturali e caritative
– rapporti umani…

Promozione
parrocchia soggetto di iniziative proprie come modello di viaggio e visita (culturale e spirituale)
 esclusività nei pellegrinaggi
animazione discreta iniziative terza età
 indicazioni a tutti per l’estate (omelie e bollettini..), formazione personale all’incontro.
 

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