L'incontro promosso dall'Arcidiocesi di Milano e dalla Diocesi Ortodossa Romena in Italia si svolgerà al Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso.

Incontro ecumenico 3-4 novembre 2016

Prendendo in esame i dati relativi agli stranieri in Lombardia (1.152.000 pari all’11,5% del totale), emerge in modo chiaro come i numeri più consistenti siano quelli relativi a cittadini provenienti da paesi con una tradizione cristiana più o meno vissuta. In particolare, è estremamente rilevante la presenza di stranieri che arrivano da paesi di tradizione ortodossa (quasi il 25% del totale). I dati variano leggermente se estrapoliamo quelli relativi alle provincie che fanno parte della Diocesi di Milano (Milano, Monza e Brianza, Varese, Lecco), dove variano dal 21% al 29% del totale. Questi numeri danno un’idea sufficientemente chiara di quanto negli ultimi anni la presenza di fedeli cristiani non cattolici nella nostra Diocesi sia diventata rilevante.
Pur avendo dinamiche diverse tra loro, le migrazioni dai diversi paesi rivestono spesso il carattere di una migrazione familiare, e questo crea le condizioni per dover necessariamente affrontare il tema della trasmissione della fede alle giovani generazioni. È un tema molto importante anche per la Chiesa ambrosiana, che nel corso degli ultimi anni sta cercando di trovare nuove vie per rendere bella e affascinante la proposta di una esperienza cristiana, nel solco di una tradizione diocesana molto importante. L’incontro che proponiamo nasce da una richiesta che S.E. il Vescovo Siluan – a capo della Diocesi Ortodossa Romena in Italia, con più di 200 parrocchie e quasi 250 sacerdoti – ha fatto circa un anno fa al Card. Angelo Scola, per consentire ai pastori ortodossi e ambrosiani di potersi confrontare su un tema tanto significativo come quello della trasmissione della fede alle giovani generazioni. È interessante considerare che la Diocesi Romena in Italia è – tra tutte le Diocesi appartenenti al Patriarcato Ortodosso di Bucarest – quella con il maggior numero di battesimi all’anno, segno di una realtà molto giovane che sta radicandosi nel nostro paese. Sono numerose le circostanze in cui i fedeli ortodossi – romeni e non – entrano in relazione con le nostre comunità, a partire dai circa 150 matrimoni misti all’anno, per continuare con i ragazzi che – pur avendo già ricevuto i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana – chiedono di poter partecipare agli incontri di catechismo insieme ai loro amici e compagni di classe, per non parlare di quanti assistono in vari modi le persone anziane affidate alle loro cure, e che magari chiedono un aiuto spirituale anche nei termini di una accoglienza sacramentale.
È importante che i presbiteri si possano incontrare, per conoscersi e poter quindi condividere le varie e diverse esperienze pastorali, per imparare ad affrontare insieme – nei limiti del possibile – le situazioni in cui l’ecumenismo deve essere affermato nei fatti e non solo a parole.
Ci si è dovuti limitare ai 3 temi indicati in programma, ma sarebbero molti altri gli aspetti interessanti da affrontare. Ogni tema sarà introdotto da una duplice relazione (una cattolica e una ortodossa), cui seguirà un lavoro a gruppi per poter facilitare la condivisione delle esperienze e la formulazione di domande, per giungere alla restituzione di quanto emerso nei gruppi. Considerati i contenuti, ci si augura la partecipazione soprattutto dei presbiteri coinvolti nella pastorale giovanile, così come quelli nel cui territorio si trova una delle 30 parrocchie ortodosse e antico orientali che abbiamo nella nostra diocesi.

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