Europa Scienze Umane Editrice, pp. 209, Euro 13

Due sono i soggetti a cui si rivolge il testo.
Gli operatori sanitari che avendo colto l’impegno derivante dalla vocazione cristiana e sentendosi membri attivi e partecipi della Chiesa, vivono la professione sanitaria non solo come una normale occupazione ma come una vocazione-missione a favore dell’uomo sofferente.
Le strutture sanitarie di Ispirazione Cristiana e coloro che in esse operano. Nel mondo sono 12.448, in Italia 300, in Lombardia 117 appartenenti a 22 grossi Enti che sabato 15 marzo 2008 celebreranno il loro primo Convegno.

Il testo si articola in tre parti.
Nella prima parte è stato messo in risalto che la missione del fedele-cristiano-laico in sanità è una dimensione costitutiva e fondamentale del mandato evangelico del “guarire”.
Nella seconda parte si è concentrata l’attenzione sul fedele-cristiano-laico che opera in sanità mediante la rilettura dei documenti più recenti dei Pontefici e del Magistero per dimostrare la forte valenza etica e religiosa di questa professione-missione.
Nella terza parte l’attenzione si è spostata sul luogo dove l’operatore sanitario svolge il suo “ministero”, cioè l’ospedale interpretato e proposto come “Tempio” della vita.

In tutte le strutture la testimonianza dei laici è essenziale ed irrinunciabile: in quelle di Ispirazione Cristiana, oltre la testimonianza, è chiesa la collaborazione e la cooperazione. In conclusione si è proposta un’ipotesi di collaborazione tra le due componenti che operano, interagiscono e si confrontano all’interno di questo “Tempio” perché l’argomentazione teologica non può prescindere dal contesto storico e quindi da linee di azione concreta.

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