Il terzo incontro dell’Arcivescovo col clero ambrosiano ha coinvolto i preti con più di 40 anni di Messa e ha trattato ciò che del loro ministero essi possono offrire ai più giovani. Ultimo appuntamento il 4 febbraio
di don Ivano TAGLIABUE
Formazione permanente del clero
Giovedì 28 gennaio, al Centro pastorale di Seveso, si è tenuto il terzo incontro dell’Arcivescovo con il clero diocesano: la fascia convocata era quella dei preti con più di quarant’anni di Messa e anche in questa occasione si è trattato di un momento di comunione e di scambio fecondi.
Partendo dalla suggestiva immagine della terza “dimensione” dell’Amore di Cristo (Ef 3), cioè la “profondità”, il cardinale Scola ha offerto una riflessione sul rapporto tra sapienza e fragilità. Queste le domande che hanno guidato il suo intervento: quale sapienza può emergere dal tempo della fragilità? Come un prete che diventa anziano può offrire un contributo e essere testimone per la Chiesa e il Presbiterio? L’Arcivescovo ha accompagnato i presbiteri nella riflessione dialogando e collocando queste domande nell’orizzonte del cambiamento d’epoca che stiamo vivendo e ripresentando al centro il concetto di “pensiero di Cristo” come dimensione della maturità del presbitero. La responsabilità della testimonianza è stata messa in luce dal Vescovo facendo riferimento all’esemplarità necessaria nel riconoscere la Grazia di Dio e la comunione, e alla pienezza della vita come vocazione. In questi aspetti un prete maturo può offrire molto al resto del presbiterio, in particolare ai giovani.
Dopo la preghiera iniziale, la giornata era stata introdotta da una videointervista a monsignor Emilio Patriarca che, partendo dalla sua esperienza di sacerdote ambrosiano e vescovo, aveva offerto spunti significativi per entrare nel tema. Il momento centrale è stata l’istruzione dell’Arcivescovo, seguita dal dibattito. Dopo il pranzo e una pausa vissuti in fraternità, come un’occasione per rivedersi magari dopo molto tempo, la ripresa del Vicario generale monsignor Mario Delpini ha riaperto i lavori offrendo alcuni spunti concreti di esercizi di ministero.
Come le precedenti, la giornata si è conclusa col rito giubilare del passaggio della Porta Santa del Santuario di San Pietro Martire.
L’ultimo incontro, in calendario il 4 febbraio, è stato pensato particolarmente per i preti giovani (primi dieci anni di Messa). Il tema metterà in luce l’ultima dimensione dell’Amore di Cristo, “l’altezza”, e offrirà l’occasione per riflettere col Vescovo su come educare oggi all’altezza dei valori cristiani: una questione decisiva per i preti dei primi anni di Messa, quasi tutti impegnati nella pastorale giovanile.
Ecco il programma:
ore 10: Ora media
Intervista alla sociologa Chiara Giaccardi, docente all’Università Cattolica
Intervento dell’Arcivescovo
Dibattito
Ore 12.30: Pranzo a buffet
Ore 14: Ripresa del Vicario Generale e dibattito
Ore 15.30: Passaggio della Porta Santa del Santuario di San Pietro Martire
La suddivisione degli incontri per anno di Messa è indicativa: qualora un presbitero non abbia potuto partecipare a uno dei precedenti incontri è invitato a partecipare a quest’ultimo.