Grande successo per l’iniziativa organizzata da “Scarp de’ tenis” e Caritas Ambrosiana e il Comune proroga l’apertura. L’1 febbraio le opere all’asta, ricavato a favore dei senza fissa dimora

Scarp de Tenis Jannacci

Una mostra con più di 50 tavole illustrate dai principali fumettisti italiani e un’asta benefica. Insieme a un grande successo di pubblico. Al Castello Sforzesco di Milano rivivono, con un intento solidale, i protagonisti delle canzoni di Enzo Jannacci. E per “Gente d’altri tempi. Enzo Jannacci, nuove canzoni a colori”, la mostra curata da Davide Barzi e Sandro Paté, organizzata da Scarp de’ tenis e Caritas Ambrosiana con Comune di Milano e con il sostegno di Fondazione Cariplo, Etica Sgr e Wow-Spazio Fumetto, arriva la proroga. La mostra, grazie alla disponibilità del Comune di Milano, resterà infatti aperta fino al 28 gennaio.

L’iniziativa intende onorare, ancora una volta, il grande artista milanese, cantore, per mezzo secolo, della Milano e dell’Italia dei margini sociali, delle periferie geografiche ed esistenziali, di biografie sfortunate, stralunate, trascurate.

La mostra raccoglie il contributo di più di cinquanta grandi fumettisti, illustratori e artisti italiani, ciascuno impegnato con una delle canzoni del vasto repertorio jannacciano. Più di cinquanta tavole originali e in grande formato fanno così rivivere i personaggi del cantautore milanese, in un pantheon stralunato di antieroi, cantati senza pietismi, con ironia e disincanto, eppure con una simpatia, un’umanità e uno spirito di accoglienza che tanto hanno da insegnare alla Milano e all’Italia di oggi.

Le opere, tutte donate gratuitamente dagli autori, saranno poi battute dalla Casa d’aste milanese Porro & C. il prossimo 1 febbraio, alle 18, presso la sede di via Olona 2 a Milano. I fondi raccolti saranno destinati all’accompagnamento sociale delle persone senza dimora e dei venditori della rivista Scarp de’ tenis, il giornale di strada promosso da Caritas Ambrosiana e sostenuto da Caritas Italiana, che nella testata – e non solo – conserva un radicato spirito “jannacciano”, offrendo opportunità di lavoro, guadagno e reinserimento sociale a più di 150 persone senza dimora e in situazione di povertà, a Milano e in un’altra decina di città italiane.

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