Nella struttura di Greco rimessa a nuovo, dalla prossima settimana Massimo Bottura cucinerà per le persone in difficoltà con le eccedenze di Expo. Caritas Ambrosiana lancia una raccolta fondi per sostenere la gestione nel lungo periodo: per ogni donazione si riceverà una ricompensa

di Francesco CHIAVARINI

refettorio ambrosiano

Il Refettorio Ambrosiano cerca sostenitori sulla rete.

Dopo un anno di lavoro, il vecchio teatro di piazza Greco ha cambiato completamente volto. Al posto del palcoscenico c’è ora una cucina coperta da una cappa di rame che arriva fino al soffitto come una grande volta luccicante. Le vecchie poltroncine hanno lasciato il posto a dodici tavoli realizzati da Fabio Novembre, Michele de Lucchi, Patricia Urquiola e altri noti designer. Nel vecchio foyer ha trovato posto la fontana multicolore di Gaetano Pesce, mentre la parete sul fondo è occupato da un dipinto di Carlo Benvenuto.

La prossima settimana, in questo posto restituito alla comunità di Greco e alla città, lo chef Massimo Bottura cucinerà per le persone in difficoltà con le eccedenze di Expo. Sarà la prima di una lunga serie di cene offerte dagli chef più noti, provenienti da tutto il mondo.

Il progetto, dunque, è pronto per partire. Ma per decollare ha bisogno di benzina. Occorrono risorse per finire gli ultimi ritocchi, ma soprattutto per il funzionamento nel tempo. Non solo nei prossimi mesi, ma anche oltre. Quando a ottobre Expo smantellerà, ma il Refettorio continuerà a vivere, come eredità, segno concreto, per mostrare che l’Esposizione non è stata una parentesi.

Per questa ragione Caritas Ambrosiana, che ha preso in gestione la struttura, ha lanciato una raccolta fondi. E per allargare il bacino dei potenziali offerenti, ha scelto anche di utilizzare una piattaforma di crowdfunding, sviluppata da una start up specializzata nel sostegno di iniziative attraverso forme di finanza partecipativa. Il meccanismo è semplice: chi sceglie di unirsi al progetto, riceve qualcosa in cambio. La dimensione globale della rete poi consente di raggiungere potenziali donatori in tutto il mondo. Nelle prossime settimane sul sito www.upeurope.com, gli utenti di internet potranno, tramite carta di credito, versare una donazione in cambio di una ricompensa, di valore crescente a seconda della generosità dell’offerta.

Inoltre per promuovere la piattaforma e la raccolta fondi on line partirà anche una campagna di comunicazione. Giovedì scorso è stato girato lo spot, realizzato con alcune immagini inedite del backstage della prima cena di collaudo che ha visto protagonisti lo stesso Massimo Bottura e lo chef newyorkese Daniel Humm.

Nel frattempo procede anche la messa a punto del sistema di raccolta delle eccedenze alimentari, attraverso il quale verrà quotidianamente rifornito il Refettorio Ambrosiano. Oltre alla Coop si sta estendendo l’accordo anche ad altri operatori. L’obiettivo è avere un approvvigionamento costante di cibo fresco – carne, pesce, latticini, pane – che, lavorato, può essere messo in tavola anziché finire tra i rifiuti. Con questi prodotti gli chef che verranno a turno nei sei mesi dell’Esposizione universale improvviseranno le loro ricette, dimostrando nei fatti che in natura non esistono rifiuti, ma che tutto può essere trasformato utilizzando creatività e intelligenza. Le stesse doti che dovranno impiegare anche i volontari e gli operatori che presteranno servizio al Refettorio per aiutare le persone che utilizzeranno questo servizio a trovare una seconda possibilità.

Lo staff che curerà anche l’aspetto sociale del progetto è già stato formato. La parola d’ordine è dignità. Qui non si farà assistenzialismo, ma si inseriranno le persone in un programma articolato di recupero sociale di cui il Refettorio sarà solo una tessera.

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