Negli ultimi due giorni del 2015 si rinnova l’iniziativa all’insegna della solidarietà e della vicinanza ai senzatetto
di Marta VALAGUSSA
Capodanno solidale in stile 3P (Pane, Parola, Poveri). Questa la scelta di alcuni giovani di Azione Cattolica che vogliono trascorrere il Capodanno nel clima della solidarietà e della vicinanza ai senzatetto.
«Da cinque ormai proponiamo questo momento significativo a una quindicina di giovani – dice don Luca Ciotti, assistente giovani di Ac -. Non puntiamo ai grandi numeri, non deve essere un evento o un raduno di giovani. Vorremmo che fosse un momento semplice, ma che curi le relazioni personali, perché si possa ascoltare e parlare con i poveri. Cominciamo a proporre l’iniziativa a coloro che già vivono l’esperienza di 3P durante l’anno, il secondo e il quarto mercoledì di ogni mese. La carità non si improvvisa”.
Il programma è semplice e a misura di giovane. Si comincia mercoledì 30 dicembre alle 16 presso San Giorgio (piazza San Giorgio 2, Milano). Dopo una cena povera, si esce per le vie della città, proprio dove i grandi negozi brillano ancora con le luminarie che sanno di Natale, condividendo con i poveri tè e panettone, invitandoli al pranzo del giorno successivo. Dopo il pernottamento in San Giorgio, la mattinata del 31 dicembre è dedicata alla preparazione del pranzo, a cui partecipano i senzatetto. «Un aspetto molto interessante riguarda la grande solidarietà che ogni anno riscontriamo nei ristoratori della zona – prosegue don Luca -. Moltissimi ci aiutano con una generosità concreta ed evidente per allestire l’aperitivo e il pranzo dell’ultimo dell’anno. C’è chi ci regala dei panettoni, chi ci prepara delle teglie di pasta al forno. Ognuno trova il modo per contribuire a suo modo al pranzo che i giovani preparano».
Il pomeriggio invece è un momento di svago e condivisione, in cui è previsto anche un momento di adorazione, per ringraziare dell’anno appena trascorso e per condividere l’esperienza vissuta con i giovani di Azione Cattolica, che vivranno la cena dell’ultimo dell’anno in Casa della Carità: «Si tratta quasi di un passaggio di testimone. Come in una staffetta, alcuni terminano l’esperienza, altri invece da lì partono e proseguono lo stile di solidarietà» conclude don Luca.
Il pernottamento della notte di Capodanno è previsto per tutti i giovani a Seveso, presso il Centro Pastorale. La mattina del primo giorno del 2016 sarà incentrata sulla condivisione dell’esperienza insieme e si chiuderà con la celebrazione della Santa Messa, «dove ringraziare per la bellezza dell’incontro con il Signore attraverso i poveri e per la carità che risponde, soprattutto nei ristoratori e in coloro che ci hanno aiutato», dice don Luca. Ogni giovane che parteciperà all’iniziativa porterà con sé due indumenti da regalare ai poveri (calze, sciarpe, cappelli, guanti o biancheria intima), un panettone/pandoro, materassino e sacco a pelo, a significare come lo stile di semplicità e sobrietà è vissuto fino in fondo.