Nato in Camerun, morì a Legnano. Una malattia improvvisa spezzò il suo sogno di diventare sacerdote, ma non offuscò la sua genuina testimonianza di fede
Jean Thierry Ebogo nacque il 4 febbraio 1982 a Bamenda (Cameroun). Fin dalla più tenera infanzia manifestò il desiderio di diventare sacerdote. A 13 anni entrò nel Seminario minore di Guider, poi continuò gli studi al liceo di Monatelé fino a ottenere la maturità scientifica, desiderando di poter aiutare il suo popolo anche in campo sociale. Attivo in parrocchia, animava il gruppo vocazionale ed era chierichetto. Allegro, ricco di humour e intelligente, teneva ripetizioni per i compagni meno dotati e aiutava i genitori in mille modi.
Dopo una breve esperienza presso gli Oblati di Maria Immacolata a Mokolo, il 28 luglio 2003 entrò nel Carmelo teresiano a Nkoabang: la vita di preghiera, lo studio, l’apostolato e il lavoro manuali, elementi essenziali del carisma teresiano, trovarono in lui un postulante entusiasta. Il 29 giugno 2004 fu ammesso al Noviziato e destinato a partire con altri due compagni per il Burkina Faso. Ma qualche settimana più tardi un tumore si manifestò improvvisamente al ginocchio destro compromettendo la sua partenza. Cominciarono le cure e la sua via dolorosa di ospedale in ospedale. All’ospedale generale di Yaundé subì l’amputazione della gamba destra, che egli accettò con gioia per contribuire col suo sacrificio alla nascita di nuove vocazioni religiose e sacerdotali per il Carmelo e per l’intera Chiesa.
Nell’agosto del 2005 il Padre provinciale dei Carmelitani Scalzi p. Gabriele Mattavelli, per anni responsabile della formazione religiosa delle prime vocazioni carmelitane nella missione aperta in Cameroun, rientrando in Italia dopo una visita ai conventi e monasteri africani portò con sé Jean Thierry, perché iniziasse nel convento di Concesa il suo noviziato canonico e al contempo potesse essere seguito con maggior cura e competenza medica. I primi accertamenti fatti presso l’ospedale di Legnano rivelarono immediatamente la gravità della situazione e anche le cure specifiche non diedero i risultati sperati. Jean Thierry venne così aiutato attraverso una terapia del dolore ad affrontare l’ultima tappa della sua via dolorosa.
Ottenuta la dispensa della S. Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, con il consenso del Padre Generale dell’Ordine, l’8 dicembre 2005 Jean Thierry, alla presenza della mamma, emise la sua professione solenne nel Carmelo teresiano. Rivestito dalla bianca cappa del Carmelo, si consegnò all’Amore e alla volontà del Padre «per la provincia religiosa, per le vocazioni, religiose e sacerdotali particolarmente per il Carmelo, per la santificazione dei sacerdoti». Nel cuore un ultimo desiderio: «Vorrei guarire solo per essere sacerdote. Mi porterete in chiesa sulla carrozzina e io vi resterò tutto il giorno per far compagnia a Gesù e per amministrare il sacramento del perdono. A sera, verrete a prendermi…».
Il 5 gennaio 2006 fra Jean Thierry di Gesù Bambino e della Passione morì. Le sue ultime parole furono rivolte a un’amica carissima, indicando l’immagine di Gesù Misericordioso sulla parete di fronte: «Come è bello Gesù!». I suoi funerali a Legnano l’11 gennaio 2006 videro stringersi a lui tutti i suoi fratelli carmelitani e un’immensa folla di amici. All’arrivo all’aeroporto di Yaundé una grande folla di familiari e amici accolse e portò in trionfo il suo feretro.