Durante l’odierno incontro in Curia nel quale l’Arcivescovo ha ringraziato operatori e volontari che lavorano alla raccolta diocesana, il presidente della Fondazione Giuseppe Guzzetti ha annunciato un’ulteriore donazione di 500 mila euro
di Mauro COLOMBO
A poco meno di un anno dalla sua costituzione, il Fondo diocesano Famiglia-Lavoro – annunciato dall’Arcivescovo nella notte di Natale 2008 per aiutare le famiglie in difficoltà per la perdita o la mancanza di lavoro – ha superato la soglia dei sei milioni di euro. Questo dopo il nuovo contributo di 500 mila euro della Fondazione Cariplo – annunciato oggi pomeriggio dal suo presidente, l’avvocato Giuseppe Guzzetti -, che va così ad aggiungersi agli oltre 5,5 milioni di euro raccolti e in buona parte già distribuiti.
Il nuovo stanziamento della Fondazione Cariplo – che segue quello di un milione fatto quando il Fondo era appena stato costituito anche grazie a una donazione personale dello stesso importo da parte del cardinale Tettamanzi – è stato reso pubblico nel corso di un incontro in Curia tra l’Arcivescovo e i volontari che sul territorio della Diocesi stanno lavorando alla raccolta dei dati e alla gestione dei contributi.
Un lavoro importante – quello degli oltre 400 volontari di Acli e Caritas -, che ha permesso non solo di distribuire i soldi del Fondo, ma anche di inviare chi ha perso l’occupazione verso altre forme di ammortizzatori sociali, di cercare con loro altre opportunità di impiego e di portare solidarietà e vicinanza umana, realizzando così il monito del Cardinale: «Chi perde il lavoro non perda anche la dignità». A operatori e volontari l’Arcivescovo ha rivolto un caloroso ringraziamento per l’importante opera svolta sin qui, che proseguirà anche nei prossimi mesi, dato che i bisogni permangono e con essi l’esigenza di nuove donazioni.
Nel corso dell’incontro di oggi monsignor Luigi Testore, presidente del Fondo, ha aggiornato sui dati della raccolta e sugli interventi effettuati e da effettuare. Rosanna Bissi, volontaria Caritas del decanato milanese di Forlanini, ha spiegato il rapporto degli operatori con il territorio e le istituzioni, mentre Ilario Sabadini, volontario Acli di Lecco, ha raccontato delle piccole e grandi crisi di cui gli operatori sono venuti a conoscenza. Infine don Giorgio Fantoni, presidente della commissione decanale di Vimercate, ha parlato del ruolo dei sacerdoti e delle comunità cristiane in questa operazione.