Rinnovati gli organi statutari. Il riconoscente saluto a monsignor Angelo Bazzari, che lascia dopo 23 anni
Don Vincenzo Barbante è il nuovo presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi. Si sono infatti insediati nei giorni scorsi i nuovi organi statutari della Fondazione. Al momento fanno parte del nuovo Consiglio di amministrazione – oltre allo stesso don Barbante – l’ingegner Marco Campari (confermato alla carica di consigliere delegato), l’ingegner Rosario Bifulco, la dottoressa Giovanna Brebbia e il dottor Luigi Macchi. Il dottor Raffaele Valletta presiede il Collegio dei Revisori, composto anche dal dottor Emilio Cocchi e dal professor Adriano Propersi.
Don Vincenzo Barbante, 58 anni, è sacerdote ambrosiano dal 1989. In seno alla Diocesi ha ricoperto importanti incarichi pastorali e amministrativi e vanta una significativa esperienza in campo socio-assistenziale e nel settore delle fondazioni civili di beneficenza. Sostituisce monsignor Angelo Bazzari, che guidava la Fondazione dal febbraio del 1993.
«Privilegiando la tempestività della comunicazione – si legge nella nota diffusa dal nuovo presidente – mi limito a formulare un ringraziamento sincero e sentito a monsignor Bazzari per il lungo e qualificato servizio reso alla Fondazione, nel ricoprire con dedizione e competenza la carica di presidente. Nelle prossime settimane ci sarà modo di esprimere tale gratitudine in forme consone all’entità e alla qualità del lavoro svolto in oltre 23 anni per il bene e lo sviluppo della Fondazione, dando piena continuità alle intuizioni e allo spirito trasmesso nella sua Opera dal beato don Gnocchi. Ringrazio anche i consiglieri e i revisori che hanno terminato il mandato, in particolare il vicepresidente, dr. Giovanni Cucchiani. Contestualmente auguro una fattiva collaborazione a tutti i nuovi membri degli Organi Statutari».
Don Bazzari, 73 anni, è stato ordinato sacerdote nella diocesi di Bobbio nel 1967. Incardinato nella diocesi di Milano dall’arcivescovo Carlo Maria Martini, è stato direttore della Caritas Ambrosiana dal 1984 al 1993, quando è stato nominato presidente della Fondazione Don Gnocchi. In questi anni è stato anche membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Girola (in rappresentanza dell’arcivescovo di Milano), del Comitato Etico di Pioneer Investment Management (Gruppo Bancario UniCredito Italiano), del Consiglio Superiore di Sanità (2003-2006, nominato dall’allora ministro della Salute Girolamo Sirchia) e del Tavolo della Sanità Nazionale della Cei.
Durante la sua presidenza, la Fondazione è passata dai 13 Centri attivi sul territorio nazionale ai 28 attuali. Notevole è stato l’impulso dato da monsignor Bazzari alla riscoperta della figura di don Gnocchi: uno sforzo imponente, che ha consentito alla Fondazione di svilupparsi e crescere in dinamica fedeltà con la mission ereditata dal fondatore e che ha certamente contribuito a sostenere il processo canonico che ha portato alla solenne beatificazione di don Carlo, celebrata in piazza Duomo di Milano il 25 ottobre 2009.
Grande l’attenzione posta all’ambito formativo, a quello della solidarietà internazionale (con il riconoscimento di Ong ottenuto dalla Fondazione per la realizzazione di progetti nei Paesi in via di Sviluppo), al potenziamento della ricerca scientifica, in collegamento con enti e realtà di livello nazionale e internazionale, allo sviluppo di nuovi Centri, in particolare nelle regioni del centrosud, e di nuovi servizi anche innovativi e sperimentali, specie sul fronte delle cure palliative per malati oncologici terminali e dell’assistenza a pazienti con gravi cerebrolesioni o in stato vegetativo. Straordinaria è stata l’attenzione di monsignor Bazzari all’area della disabilità e ai servizi socioeducativi della Fondazione, sostenuta da una sensibilità e un’attenzione nei confronti delle famiglie mai venuta meno.
Sincero l’affetto che gli operatori della Don Gnocchi stanno dimostrando a monsignor Bazzari, segno della gratitudine per lo straordinario lavoro svolto per il bene della Fondazione, testimoniato altresì dalla stima guadagnata a tutti i livelli istituzionali e sottolineata dalle numerose benemerenze, premi e riconoscimenti ottenuti in questi 23 anni in Italia e non solo: tra i più recenti il premio internazionale “Vittorino Colombo” e la laurea honoris causa in Scienze dei servizi sociali conferitagli dalla “L.U.de.S” di Lugano, Libera Università degli Studi di scienze umane e tecnologiche. Nelle scorse settimane monsignor Bazzari ha ricevuto la nomina di “incaricato dell’arcivescovo di Milano per la custodia e la diffusione del messaggio del Beato Carlo Gnocchi”.
Un cordiale benvenuto e un augurio di buon lavoro è stato altresì espresso dall’intera Fondazione al nuovo presidente, don Vincenzo Barbante, e ai nuovi consiglieri.