Da un omaggio a Turoldo a un canto per Maria: il ciclo si concluderà all’interno di Family 2102
Con l’avvio della seconda parte (la prima si è svolta dal 27 marzo al 4 aprile)prosegue il progetto I Teatri del Sacro – Epifanie urbane, che vede due grandi metropoli, la ‘città eterna’ e la ‘città ambrosiana’, unite dall’intento comune di interrogarsi sui temi della spiritualità attraverso le proposte del festival I Teatri del Sacro, che da anni lavora sulle intersezioni tra la scena e la ricerca religiosa.
Il programma di Milano, ampio e diversificato, si concluderà all’interno del VII Incontro Mondiale delle Famiglie.
Gli 8 spettacoli ospitati in 5 spazi diversi propongono un ampio orizzonte di temi e linguaggi teatrali:dal doppio omaggio a David Maria Turoldo, nel ventennale della morte, alla storia, così lontana e così vicina, di Ruth; dal delizioso teatrino ‘in forma di libro’ di Abram e Isac, al dialogo drammatico tra una madre e una figlia sulla soglia dell’ultimo distacco; dalla comicità struggente di due anime morte per caso alla folgorante meditazione sulla ‘messa in scena’, fino al canto per Maria madre dei dolori non rimarginati.
I Teatri del Sacro – Epifanie urbane non vuole tuttavia essere solo una rassegna di spettacoli, ma anche l’occasione per dialogare con la città, per cogliere il suo respiro, soprattutto in periferia, lasciando che il sacro, grazie al teatro, si faccia corpo, materia illuminata, tra visibile e invisibile.
Proprio per questo, I Teatri del Sacro – Epifanie urbane ha pensato di valorizzare il pubblico e la sua capacità di trasformare il dono della rappresentazione in esperienza di vita. Nasce così il laboratorio Visioni e Condivisioni: un gruppo di spettatori che assistono a tutti gli spettacoli, in modo da cogliere fino in fondo gli intrecci tra arte, vita e spiritualità.