Appuntamento nel giorno dell'Assunta sul piazzale del Santuario alle porte di Mantova, per ammirare le opere fatte col gessetto sull'asfalto dalle decine di artisti che partecipano a questo concorso

di Stefania CECCHETTI
Redazione

Sono quasi quarant’anni che a ferragosto a Grazie di Curtatone, piccola frazione a pochi chilometri da Mantova dove sorge un antico Santuario mariano, si svolge un celebre concorso dei “madonnari”, i famosi artisti del gessetto su asfalto. La manifestazione, che raduna ogni anno decine di artisti da tutto il mondo, è parte integrante della Fiera delle Grazie, una tradizione nel giorno dell’Assunta che risale nientemeno che al 1425, anno in cui il marchese Federico Gonzaga fece spostare a Curtatone la cittadina “fiera di Porto”.
I madonnari si ritroveranno, come di consuetudine, la notte del 14 agosto. Dopo la benedizione dei gessetti da parte del Vescovo, monsignor Roberto Busti, il lavoro creativo continuerà fino al pomeriggio di ferragosto. Alle 19 del 15 agosto si terrà la premiazione del “madonnaro” vincitore, scelto da una giuria di esperti d’arte e giornalisti.
Se per tradizione il nome “madonnaro” certamente fa allusione a un’artista votato a soggetti sacri, tuttavia oggi il termine identifica in generale un pittore che, con materiale povero come i gessetti colorati, dipinge sull’asfalto opere “effimere”, perché destinate a durare solo fino alla successiva pioggia o poco più. Non così a Grazie di Curtatone, dove ancora oggi il regolamento del concorso impone rigorosamente che le opere siano ispirate a soggetti religiosi.
Dato il decennale successo, non stupisce che intorno a Curatone si sia creato un movimento culturale di sostegno a questa particolare forma d’arte. Vent’anni fa è nata L’Associazione madonnari d’Italia (Ami), con sede proprio sul piazzale del Santuario. Vi aderiscono una trentina di artisti che si impegnano a promuovere e a salvaguardare questa forma d’arte che non ha il privilegio di “rimanere” per essere apprezzata e amata nel tempo, come qualsiasi dipinto.
Oltre al Festival dell’Assunta, infatti, l’attività dei madonnari dell’Ami si esplica nell’insegmaneto dell’arte ai bambini, nella realizzazione di trompe-l’oeil e affreschi per privati., nell’allestimento di scenografie e nell’organizzazione di manifestazioni in Italia e all’estero. Dall’amicizia con alcuni madonnari statunitensi, per esempio, è nata una collaborazione oltreoceano che ha portato il concorso in alcune cittadine della California.
Sono quasi quarant’anni che a ferragosto a Grazie di Curtatone, piccola frazione a pochi chilometri da Mantova dove sorge un antico Santuario mariano, si svolge un celebre concorso dei “madonnari”, i famosi artisti del gessetto su asfalto. La manifestazione, che raduna ogni anno decine di artisti da tutto il mondo, è parte integrante della Fiera delle Grazie, una tradizione nel giorno dell’Assunta che risale nientemeno che al 1425, anno in cui il marchese Federico Gonzaga fece spostare a Curtatone la cittadina “fiera di Porto”.I madonnari si ritroveranno, come di consuetudine, la notte del 14 agosto. Dopo la benedizione dei gessetti da parte del Vescovo, monsignor Roberto Busti, il lavoro creativo continuerà fino al pomeriggio di ferragosto. Alle 19 del 15 agosto si terrà la premiazione del “madonnaro” vincitore, scelto da una giuria di esperti d’arte e giornalisti.Se per tradizione il nome “madonnaro” certamente fa allusione a un’artista votato a soggetti sacri, tuttavia oggi il termine identifica in generale un pittore che, con materiale povero come i gessetti colorati, dipinge sull’asfalto opere “effimere”, perché destinate a durare solo fino alla successiva pioggia o poco più. Non così a Grazie di Curtatone, dove ancora oggi il regolamento del concorso impone rigorosamente che le opere siano ispirate a soggetti religiosi.Dato il decennale successo, non stupisce che intorno a Curatone si sia creato un movimento culturale di sostegno a questa particolare forma d’arte. Vent’anni fa è nata L’Associazione madonnari d’Italia (Ami), con sede proprio sul piazzale del Santuario. Vi aderiscono una trentina di artisti che si impegnano a promuovere e a salvaguardare questa forma d’arte che non ha il privilegio di “rimanere” per essere apprezzata e amata nel tempo, come qualsiasi dipinto.Oltre al Festival dell’Assunta, infatti, l’attività dei madonnari dell’Ami si esplica nell’insegmaneto dell’arte ai bambini, nella realizzazione di trompe-l’oeil e affreschi per privati., nell’allestimento di scenografie e nell’organizzazione di manifestazioni in Italia e all’estero. Dall’amicizia con alcuni madonnari statunitensi, per esempio, è nata una collaborazione oltreoceano che ha portato il concorso in alcune cittadine della California.

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