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Redazione
Giovedì 29 ottobre, alle 21, il quintetto vocale “Alti e Bassi” inaugura la stagione 2009-2010 del Teatro Arca (corso XXII Marzo, Milano).
Nato negli anni Sessanta come teatro di Santa Maria del Suffragio, rinnovato dallo scorso anno nell’organico e negli impianti tecnici, l’Arca ha messo a punto un calendario molto vario e artisticamente rappresentativo, teso a coinvolgere un ampio bacino d’utenza. La programmazione e la direzione artistico-musicale è stata affidata al maestro Adriano Maria Barbieri (direttore d’orchestra, di coro e pianista, diplomato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e perfezionatosi al Mozarteum di Salisburgo, ospite di importanti orchestre in Italia e all’estero), che ha realizzato in questi primi due anni di attività stagioni teatrali molto ricche e articolate, con la presenza di prestigiosi musicisti di livello internazionale quali Franco Cerri, Francesco Manara, Luisa Prandina, Marco Zoni Cristiano Burato e numerosi altri.
Nato nel 1994, il gruppo “Alti e Bassi” si esibisce a cappella, costruendo quindi le proprie armonie senza far uso di strumenti e avendo alle spalle un repertorio che comprende le più belle musiche del Novecento arrangiate a cinque voci con originali elaborazioni jazz & swing.
In questi anni hanno svolto un’intensa attività concertistica invitati da festival, enti, associazioni e istituzioni. Sono stati più volte ospiti del Blue Note. Numerosissime le partecipazioni radio-televisive, tra le quali Buona Domenica, Tutte le Mattine e Alle due su RaiUno. Hanno dato voce a diversi jingle pubblicitari e sigle televisive. Hanno ricevuto il Premio Quartetto Cetra 1998 e il Premio Carosone 2006. Al loro attivo quattro album: Il Mito Americano (1998), Il Favoloso Gershwin (2001), Take Five! (2002) e Medley (2005). Il 29 novembre 2009 uscirà il quinto album, Io ho in mente te, dedicato agli anni Sessanta italiani, il cui ricavato andrà interamente devoluto a Telethon. Afferma Paolo Conte: «È un vero privilegio ascoltare voci umane che restituiscono la sonorità ferrigna e impetuosa di una swing band». Giovedì 29 ottobre, alle 21, il quintetto vocale “Alti e Bassi” inaugura la stagione 2009-2010 del Teatro Arca (corso XXII Marzo, Milano).Nato negli anni Sessanta come teatro di Santa Maria del Suffragio, rinnovato dallo scorso anno nell’organico e negli impianti tecnici, l’Arca ha messo a punto un calendario molto vario e artisticamente rappresentativo, teso a coinvolgere un ampio bacino d’utenza. La programmazione e la direzione artistico-musicale è stata affidata al maestro Adriano Maria Barbieri (direttore d’orchestra, di coro e pianista, diplomato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e perfezionatosi al Mozarteum di Salisburgo, ospite di importanti orchestre in Italia e all’estero), che ha realizzato in questi primi due anni di attività stagioni teatrali molto ricche e articolate, con la presenza di prestigiosi musicisti di livello internazionale quali Franco Cerri, Francesco Manara, Luisa Prandina, Marco Zoni Cristiano Burato e numerosi altri.Nato nel 1994, il gruppo “Alti e Bassi” si esibisce a cappella, costruendo quindi le proprie armonie senza far uso di strumenti e avendo alle spalle un repertorio che comprende le più belle musiche del Novecento arrangiate a cinque voci con originali elaborazioni jazz & swing.In questi anni hanno svolto un’intensa attività concertistica invitati da festival, enti, associazioni e istituzioni. Sono stati più volte ospiti del Blue Note. Numerosissime le partecipazioni radio-televisive, tra le quali Buona Domenica, Tutte le Mattine e Alle due su RaiUno. Hanno dato voce a diversi jingle pubblicitari e sigle televisive. Hanno ricevuto il Premio Quartetto Cetra 1998 e il Premio Carosone 2006. Al loro attivo quattro album: Il Mito Americano (1998), Il Favoloso Gershwin (2001), Take Five! (2002) e Medley (2005). Il 29 novembre 2009 uscirà il quinto album, Io ho in mente te, dedicato agli anni Sessanta italiani, il cui ricavato andrà interamente devoluto a Telethon. Afferma Paolo Conte: «È un vero privilegio ascoltare voci umane che restituiscono la sonorità ferrigna e impetuosa di una swing band».