Sabrina De Siena, giovane erede di Lola Ponce nel ruolo dell'affascinante gitana protagonista di "Notre-Dame de Paris": «È sempre stato il mio sogno. Sto cercando di fare del mio meglio»
Ylenia SPINELLI
Redazione
Se Notre-Dame, con le sue musiche e le acrobatiche coreografie, è energia allo stato puro, lei, Sabrina De Siena, 25enne di Cassino, protagonista nel ruolo di Esmeralda, di energia ne ha da vendere. E con la sua voce meravigliosa ha realizzato un sogno.
Avevi una passione per la pallavolo… Come ti sei avvicinata al musical?
La pallavolo era un hobby, anche se sono arrivata a giocare in serie D. La mia passione è sempre stata la musica, ho iniziato a suonare il pianoforte a 5 anni e poi ho preso lezioni di canto, fino a esibirmi con il mio gruppo rock Onda Sonora. Al mondo del musical mi ha avvicinata un amico con il quale mi esibivo, Roberto Sinagoga, che nelle passate edizioni di Notre-Dame ha interpretato Gringoire. Non avevo mai partecipato a nessun concorso di canto, ma è andata subito molto bene, perché mi sono ritrovata nel cast di Dracula della Premiata Forneria Marconi e due anni dopo in quello del musical Il conte di Montecristo, con la regia di Gino Landi. E ora, dopo Notre-Dame, spero di continuare su questa strada.
Come ci si sente a essere stata scritturata per un’opera di successo come questa?
Ancora non realizzo, interpretare Esmeralda è sempre stato il mio sogno. Dire che sono felice è poco. Ho iniziato la tournée quest’estate e ora ho superato le 43 repliche.
Alle tue selezioni c’era anche Cocciante?
No, lui mi ha vista sul palcoscenico pochi giorni prima di Natale: è stato molto contento della mia interpretazione e ho subito avuto la sua “consacrazione”.
Ti sei confrontata con Lola Ponce? Ti ha dato qualche consiglio?
Ho conosciuto Lola quest’estate, quando ha partecipato alle prime repliche. Mi ha detto che, per l’energia che ci metto, le ricordo lei quando ha iniziato a fare questo mestiere. Devo ammettere che mi è servito vederla in scena. Mi ha dato questo consiglio: «Ricordati che Esmeralda è come se avesse le ali: deve volare!». E io sto cercando di fare del mio meglio.
Su cosa hai puntato per il tuo personaggio?
Nasco come cantante e la voce è il mio punto di forza. La partitura di Esmeralda, l’estensione della voce, mi calza a pennello, non faccio fatica: così posso puntare su altre cose. Per esempio sono riuscita a concentrarmi sull’interpretazione e sui movimenti scenici: è una gitana, dunque balla, salta, canta. È un ruolo molto dinamico e divertente.
Quale la scena che ti coinvolge o emoziona di più?
Quella iniziale, molto ammaliante, quando Esmeralda si presenta sulle note di Zingara e poi l’ultima, quando canta Vivere per amare prima di morire impiccata.
Hai già altre proposte?
Per tutta la primavera e mi auguro anche quest’estate sarò impegnata con Notre-Dame; per il momento non ho altre proposte concrete, anche perché non ho avuto il tempo di fare altre audizioni. Mi auguro di continuare su questa strada, ma sto con i piedi per terra. Mi sono laureata in Lingue in tempi-record e ora sto prendendo una specializzazione in Filologia classica: mi mancano tre esami. Nel tempo libero, tra una tournée e l’altra, do ripetizioni di italiano e latino. Se a un certo punto non dovessero arrivare altre proposte per il teatro, farò l’insegnante. Se Notre-Dame, con le sue musiche e le acrobatiche coreografie, è energia allo stato puro, lei, Sabrina De Siena, 25enne di Cassino, protagonista nel ruolo di Esmeralda, di energia ne ha da vendere. E con la sua voce meravigliosa ha realizzato un sogno.Avevi una passione per la pallavolo… Come ti sei avvicinata al musical?La pallavolo era un hobby, anche se sono arrivata a giocare in serie D. La mia passione è sempre stata la musica, ho iniziato a suonare il pianoforte a 5 anni e poi ho preso lezioni di canto, fino a esibirmi con il mio gruppo rock Onda Sonora. Al mondo del musical mi ha avvicinata un amico con il quale mi esibivo, Roberto Sinagoga, che nelle passate edizioni di Notre-Dame ha interpretato Gringoire. Non avevo mai partecipato a nessun concorso di canto, ma è andata subito molto bene, perché mi sono ritrovata nel cast di Dracula della Premiata Forneria Marconi e due anni dopo in quello del musical Il conte di Montecristo, con la regia di Gino Landi. E ora, dopo Notre-Dame, spero di continuare su questa strada.Come ci si sente a essere stata scritturata per un’opera di successo come questa?Ancora non realizzo, interpretare Esmeralda è sempre stato il mio sogno. Dire che sono felice è poco. Ho iniziato la tournée quest’estate e ora ho superato le 43 repliche.Alle tue selezioni c’era anche Cocciante?No, lui mi ha vista sul palcoscenico pochi giorni prima di Natale: è stato molto contento della mia interpretazione e ho subito avuto la sua “consacrazione”.Ti sei confrontata con Lola Ponce? Ti ha dato qualche consiglio?Ho conosciuto Lola quest’estate, quando ha partecipato alle prime repliche. Mi ha detto che, per l’energia che ci metto, le ricordo lei quando ha iniziato a fare questo mestiere. Devo ammettere che mi è servito vederla in scena. Mi ha dato questo consiglio: «Ricordati che Esmeralda è come se avesse le ali: deve volare!». E io sto cercando di fare del mio meglio.Su cosa hai puntato per il tuo personaggio?Nasco come cantante e la voce è il mio punto di forza. La partitura di Esmeralda, l’estensione della voce, mi calza a pennello, non faccio fatica: così posso puntare su altre cose. Per esempio sono riuscita a concentrarmi sull’interpretazione e sui movimenti scenici: è una gitana, dunque balla, salta, canta. È un ruolo molto dinamico e divertente.Quale la scena che ti coinvolge o emoziona di più?Quella iniziale, molto ammaliante, quando Esmeralda si presenta sulle note di Zingara e poi l’ultima, quando canta Vivere per amare prima di morire impiccata.Hai già altre proposte?Per tutta la primavera e mi auguro anche quest’estate sarò impegnata con Notre-Dame; per il momento non ho altre proposte concrete, anche perché non ho avuto il tempo di fare altre audizioni. Mi auguro di continuare su questa strada, ma sto con i piedi per terra. Mi sono laureata in Lingue in tempi-record e ora sto prendendo una specializzazione in Filologia classica: mi mancano tre esami. Nel tempo libero, tra una tournée e l’altra, do ripetizioni di italiano e latino. Se a un certo punto non dovessero arrivare altre proposte per il teatro, farò l’insegnante.