Sulle ribalte milanesi durante le feste trionfano il teatro leggero e il musical, con i ritorni di Peter Pan e di Grease. Christian De Sica si racconta al Nuovo in Parlami di me, Zuzzurro e Gaspare (nella foto) "scherzano" con le pièces di Cechov al Ciak, Serata d'addio di Villaggio, tra il patetico e il dissacrante, al Filodrammatici Altre scene


Redazione

Trionfano il musical e il teatro leggero. Christian
De Sica si racconta al Nuovo in Parlami di me, “Quelli
di Grock” divertono al Leonardo con La bisbetica domata

di Domenico Rigotti

Terminate le feste, sulla scena milanese continua a trionfare il teatro leggero, soprattutto il musical. Ce n’è per tutti i gusti.

A strizzare l’occhio al genere c’è anche il nuovo spettacolo di Christian De Sica, che torna al teatro dopo nove anni.di assenza. Il popolare – anche per i suoi successi cinematografici – “figlio d’arte” dà appuntamento al Nuovo fino al 17 febbraio, con Parlami di me: non un one-man-show, e nemmeno lo stand-up di un mattatore, ma un musical vero e proprio che, con affettuosa ironia e convinta partecipazione, parla del teatro e del mondo del teatro.

Talvolta con il supporto di proiezioni evocative, Christian racconta la sua vita, gli inizi, i grandi maestri a cui si è riferito, a cominciare da papà Vittorio; ma parla anche della responsabilità di portare un nome importante, del suo amore per la musica (ha alle sue spalle una bella orchestra di venti elementi), della sua predilezione per il jazz e lo swing. Ancora rende omaggio ai grandi miti della scena canora americana e prova a cimentarsi àsa manière con i grandi classici del teatro Goldoni e Shakespeare.

Già, Shakespeare, che a tirare in ballo in maniera personalissima per creare uno dei loro spettacoli più effervescenti sono anche quei mattacchioni di “Quelli di Grock”. Al Leonardo (fino al 13 gennaio), tirata giù dallo scaffale la famosa Bisbetica domata ne fanno un canovaccio e, con la regia di Claudio Intropido e Valeria Cavalli (che firma anche l’adattamento), costruiscono uno spettacolo divertente e divertito, utilizzando al meglio quel che è il loro specifico: la clownerie e la pantomima. Un canovaccio che ruota intorno al luogo comune della donna ribelle, Caterina, e dell’uomo forte e determinato, Petruchio, che la sottomette, ma alla fine… Alla fine sono risate continue.

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