L'8 novembre commedia teatrale dedicata ai sacerdoti battutisi in guerra per la libertà
Redazione
07/11/2008
Sabato 8 novembre, alle 21, al Teatro di Castellanza (via Dante), la compagnia filodrammatica “Entrata di sicurezza” presenta Ribelli per amore, commedia teatrale scritta da Massimiliano Paganini e diretta dall’autore e da S. Farioli. Un lavoro centrato sulle figure dei sacerdoti che si spesero per la libertà durante la seconda guerra mondiale, che in occasione di ogni sua replica viene dedicato a uno o più “ribelli per amore” in funzione della località in cui si recita. La serata dell’8 novembre è dedicata a monsignor Giovanni Arrigoni e a don Carlo Pozzi.
Monsignor Arrigoni, nato a Canzo (Como) l’1 febbraio 1908 e morto a Castellanza il 5 novembre 1997, negli anni tra il 1943 e il 1945 si trovava come coadiutore a Novate Milanese. Lì teneva contatti con alcuni giovani arruolatisi nelle brigate garibaldine dell’Ossola, dando nuovo slancio all’Azione Cattolica e fondando con Angelo Testori il Cln di Novate. Adoperatosi prima per salvare i partigiani, successivamente fece lo stesso per salvare i fascisti, testimoniando con chiarezza che il movente vero e profondo del suo agire era la carità, che supera ogni ideologia e, sola, arriva al valore della persona.
Don Pozzi, nato a Busto Arsizio il 27 settembre 1908 e morto a Triuggio il 31 marzo 1967, tra il 1943 e il 1945 era invece coadiutore a Castellanza, dove sostenne con chiarezza che non si doveva aderire alla Repubblica di Salò e che le strade possibili erano inserirsi nei nuclei partigiani, oppure espatriare clandestinamente in Svizzera. Organizzò il primo nucleo di partigiani di Castellanza, che sarebbe diventata la Brigata Costanzia, della quale don Carlo fu cappellano, assistente, “anima” e punto di riferimento sicuro per ogni necessità morale e materiale. Alla sua ospitalità devono la loro salvezza Eugenio Cefis e Giovanni Marcora (poi comandante e vicecomandante del raggruppamento “Alfredo Di Dio” e future personalità di spicco nella ricostruzione del Paese) e Piero Malvestiti, esponente di rilievo della Dc di Milano.