Uno spettacolo in vista di Expo che indaga il rapporto fra gli alimenti e la Bibbia, in scena presso la chiesa della Santissima Trinità a Milano.

Caravaggio Emmaus Canestra frutta

In vista dell’Expo di Milano, Nutrire il pianeta, energia per la vita la Compagnia dell’Eremo ha prodotto un nuovo spettacolo teatrale incentrato sul rapporto tra Sacra Scrittura e cibo, Tu potrai mangiare. Scrittura e cibo alle prove di teatro.

Lo spettacolo, che ha debuttato a Morbio Inferiore (Canton Ticino) il 31 marzo, sarà a Milano il prossimo 16 aprile, h. 21, presso la Chiesa SS. Trinità, in via Giusti (ingresso libero).

La rappresentazione prende avvio dalla prima parola che nella Sacra Scrittura Dio rivolge all’uomo, la quale spalanca una possibilità: “tu potrai mangiare”. È un invito, che riguarda il senso stesso della creatura: l’uomo può “mangiare”, verbo che rende il termine ebraico akhal, “prendere nutrimento”. Viene così posta subito in evidenza la concretezza della fede nel Dio unico, che ha previsto la necessità del cibo. Tuttavia anche il primo peccato nasce dall’azione del mangiare, poiché l’uomo viola l’unico limite posto da Dio, il quale aveva escluso il frutto prodotto dall’albero della conoscenza del bene e del male. Sembra giocarsi così, dentro un solo verbo, il destino dell’uomo. Questo perché il cibo rappresenta l’esistenza nella sua totalità: elemento concreto che l’uomo riceve, ma al tempo stesso metafora di altro.

In scena ci saranno 5 attori che, nel cercare di allestire uno spettacolo con la guida di un regista, tenteranno di recitare pagine della Bibbia, sia dell’Antico, sia del Nuovo Testamento, ora con toni più leggeri, ora con toni drammatici: essi si troveranno di volta in volta a vestire i panni di chi, nella Scrittura, ha trattato con il cibo; riflettendo sulle parole del copione di un drammaturgo atteso a cui rivolgere le loro domande e dialogando tra di loro, gli attori presteranno voce e vita ad un’altra Parola, di un Autore misterioso e ugualmente atteso. Si avrà in questo modo un excursus riguardante diversi temi legati al cibo, nella consapevolezza che “non di solo pane vive l’uomo”, (Mt 4,4), perché attorno al pane, sacro e umile, si crea la comunità, secondo l’invito del Risorto: “venite a mangiare”. Non diversamente accadrà sul palcoscenico, per gli attori che dovranno passare dall’arte alla vita.

Per informazioni, www.compagniadelleremo.blogspot.com

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