La rassegna di Busto Arsizio rinnova la sua vocazione alla valorizzazione del cinema come strumento di comunicazione culturale e sociale. Martedì 16 aprile giornata dedicata al tema della libertà religiosa e dei diritti civili nel cinema
Il BA Film Festival si svolgerà a Busto Arsizio dal 13 al 20 aprile. La manifestazione, che si svolge annualmente dal 2003, predilige la didattica e la funzione educativa dell’industria cinetelevisiva. È il momento di maggior evidenza di una collaborazione virtuosa fra imprese del settore audiovisivo, amministrazioni pubbliche e pubblica istruzione. Da questa attenzione per l’“industria cinematografica” e il suo ruolo formativo è anche nato l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, che vede arrivare a Busto studenti da ogni regione italiana.
Titolo dell’undicesima edizione è “L’altra faccia della medaglia”. L’argomento prende spunto dalla ricorrenza del 17° centenario dell’Editto di Costantino (313 d.C.), con il quale venne sancita la libertà religiosa e si applica, in senso più ampio, all’eliminazione di tutte le forme di discriminazione. Il 16 aprile sarà la giornata maggiormente dedicata al tema, in tutto il palinsesto della manifestazione. Tra gli appuntamenti in programma, la proiezione di E ora dove andiamo?, film del 2011 diretto e interpretato dalla regista e attrice libanese Nadine Labaki, che narra della convivenza fra cristiani e musulmani in uno sperduto paesino del libano.
“Undici anni di B.A. Film Festival – dichiara il sindaco di Busto Arsizio Gianluigi Farioli, nonostante tutto, nonostante la crisi che l’Italia e l’Europa ormai vivono da anni, una crisi che ha sicure e profonde radici economiche e finanziarie, ma anche culturali ed etiche. Ed è per questo che linea guida dell’Amministrazione comunale è stata non solo quella di offrire a imprese, famiglie e giovani, azioni che gli economisti definirebbero anticicliche, ma anche la necessità di investire in cultura, intesa come elemento imprescindibile di sviluppo e crescita, eliminando gli sprechi dell’effimero, valorizzando gli investimenti e seguendo la strategia vincente della “rete” di risorse, impegno, capacità. E di questa rete il Festival fa parte a pieno titolo, non solo perché offre una vetrina ad alcune associazioni e coinvolge le scuole cittadine, ma anche perché il suo programma si arricchisce quest’anno di alcuni contenuti importanti proposti da realtà cittadine che lo rendono sempre più parte della città e del suo tessuto culturale… Il Festival avrà come tema portante quello sunteggiato nel titolo “L’altra faccia della medaglia” e ospiterà anche un importante omaggio a Gabriele D’Annunzio nel suo significativo rapporto con il mondo cinematografico, così come importantissimi appuntamenti in ricordo del grande maestro Federico Fellini, in onore del cinquantesimo anniversario di 8 e ½ e del ventesimo anniversario della sua scomparsa».
«L’editto di Milano del 313 ci riporta all’importante rapporto tra la libertà, la libertà religiosa e la laicità dello Stato, temi attualissimi su cui si accende ogni giorno il dibattito – continua Farioli -. L’arcivescovo Scola, in occasione della festività di Sant’Ambrogio, lo definì anche “inizio mancato”. Oggi siamo al cospetto di un secolo in cui soprattutto ai giovani si pone la domanda di senso, in una globalizzazione oscillante tra relativismo e intolleranza, integralismo e indifferenza, e insieme quella di conciliare il bene comune».
Tra gli ospiti attesi nei vari eventi in programma: Matteo Garrone, Michele Placido, Paolo Genovese, Gianluigi Nuzzi, Luca Lucini, Francesco Scianna, Peter Marcias, Steve Della Casa, Lella Ravasi Bellocchio, Francesca Reggiani, Federico Brugia, Laura Chiossone.