L’opera del grande compositore di Busseto punta al cuore grazie alle scenografie realizzate dai detenuti del Carcere di Monza
Sabato 25 (alle 20.30) e domenica 26 maggio (alle 16), presso il Teatro Rosetum (via Pisanello 1, Milano), andrà in scena l’opera Il Trovatore di Giuseppe Verdi, grazie alla collaborazione con l’Associazione culturale VoceAllOpera. Si conclude così la trilogia verdiana andata in scena sul palco del Rosetum in questi mesi.
L’opera lirica è infatti tornata a brillare al Rosetum grazie alla nuova direzione di padre Marco Finco, che a dicembre 2012 ha fortemente voluto anche le audizioni liriche alle nuove generazioni di cantanti, selezionati insieme a strumentisti, scenografi e costumisti.
La novità in assoluto è stata proprio la collaborazione tra Rosetum e il “Legnamée”, la falegnameria del Carcere di Monza che ha realizzato le splendide scenografie di questa struggente opera. Legnamée è il “legnamaro” che, con passione e dedizione, trae dal legno grezzo il suo prodotto finito. La falegnameria è gestita da Cooperativa Sociale 2000 da circa 6 anni e, attraverso la lavorazione del legno e le produzioni di articoli artigianali, offre formazione professionale e opportunità di lavoro per le persone detenute, nel tentativo di offrire loro un percorso per una reale riabilitazione sociale.
«Dare una possibilità ai detenuti che lavorano con passione a questa iniziativa è un modo di collaborare e far conoscere il progetto di lavoro penitenziario realizzato presso la falegnameria “Legnamée” – dichiara padre Finco -. Sarà solo l’inizio, perché il lavoro è stato svolto bene e con una buona professionalità: sono una realtà che da oggi non può più essere sottovalutata, per capacità, serietà e umanità».