Il coro nato nell’ambito del Coe, formato da giovani lombardi e africani, protagonista di un concerto con fini benefici nel Teatro della Commenda a Milano
di Veronica TODARO
Un grande concerto con i colori dell’Africa. È quello in programma domenica 21 dicembre, alle 17, nel Teatro della Commenda nella parrocchia di San Francesco di Sales (via della Commenda 37, Milano). Si tratta della seconda edizione de «Il Natale dei popoli», che raccoglierà fondi a favore di un progetto di solidarietà. Protagonista sul palco il Coro Elikya, nato dall’esperienza da sempre promossa sul fronte dell’integrazione culturale dal Centro Orientamento Educativodi Barzio. Tra l’altro il Coro ha animato l’udienza in Vaticano da papa Francesco del 4 dicembre, in occasione della partecipazione del Coe al Premio internazionale del volontariato.
Il Coro è formato per metà da giovani lombardi e per metà da ragazzi che vengono da Africa, Asia e America Latina. Un’esperienzadi ricerca culturale e di sperimentazione creativa che attinge in primo luogo a diverse tradizioni musicali del mondo.L’intento è quello di dare vita a nuovi affreschi sonori generati dalle tonalità dell’intreccio e della pluralità di combinazioni ritmiche e melodiche.«È musica di contaminazione, afro, jazz, blues, con tutti i colori a partire da quelli dell’Africa»,spiega il direttore, Raymond Bahati, arrivato a Milano da studente per laurearsi in psicologia. Subito ha iniziato a partecipare alle attività del Coe. Il Coro è nato in Valsassina quasi venti anni fa, per diventare indipendente nel 2009.
In lingala, lingua bantu diffusa nella Repubblica Democratica del Congo, Elikya significa speranza. Ed Elikya è il nome che il direttore Bahati ha scelto per il Coro, per sottolineare che i giovani, nonostante i contrasti e le contraddizioni di questa società, vogliono conoscersi e impegnarsi per un futuro fatto di relazioni che privilegiano lo scambio tra le culture, perché è in questo incontro che può scaturire il possibile.
Il repertorio del coro attualmente si caratterizza per una prevalenza di canti religiosi cristiani provenienti da Congo, Cameroun, Cile, Ecuador e Italia, arrangiati da musicisti africani e italiani sullo sfondo di una forte connotazione afro. Nel concerto di domenica verranno proposte musiche della tradizione natalizia, in particolar modo africana. «Non c’è cosa più bella che ascoltare nel canto di tutti un solo immenso grido di fratellanza», come sosteneva don Francesco Pedretti, fondatore del Coe. Da qualche anno Elikya è diventato anche un’associazione: con la vendita dei loro cd, i coristi sostengono diversi progetti di solidarietà.