Nella Basilica di Vizzolo Predabissi sacra rappresentazione multimediale organizzata dall’Associazione Culturale In Agro Calventiano
È già… e non ancora, in scena sabato 20 dicembre alle 21 nella Basilica di Santa Maria in Calvenzano a Vizzolo Predabissi, è una sacra rappresentazione multimediale organizzata dall’Associazione Culturale In Agro Calventiano in vista del Natale. Una proposta che l’Associazione ripropone dopo il successo dello scorso anno, in collaborazione con la Corale Laudate Dominum e alcuni giovani di Vizzolo.
Lo spettacolo si propone come una carola di Natale molto particolare. Si articola infatti in quattro quadri ambientati all’inizio del XVIII secolo e che hanno come protagonisti quattro cantori che si incontrano nella notte di Natale. I cantori ascoltano l’uno le storie dell’altro: storie di paura e difficoltà per il tempo presente, segnato dalla guerra e dalla fame, ma anche di speranza per la fine del periodo buio e per il Natale che giunge, proponendo al pubblico di tornare a riflettere sull’atteggiamento migliore per uscire dalla crisi.
È già… e non ancoraè un’occasione per godere di buona musica, affidata alla corale polifonica che ritmerà i quattro quadri con la tradizione musicale natalizia; tema centrale dello spettacolo è infatti l’opposizione tra “severità” e “festosità”, tra la musica di Bach e la musica di Haendel. La scena centrale riguarderà l’azione drammaturgica vera e propria attraverso il dialogo tra i quattro cantori.
La sacra rappresentazione multimediale è un’opera artistica che si compone di più linguaggi. A metà tra concerto e opera teatrale, la voce dei coristi e degli attori dà vita allo sfondo di immagini e video che scorre alle loro spalle. In Italia la sacra rappresentazione trae le sue origini dal dramma liturgico medievale che metteva in scena argomenti religiosi e biblici, per la maggior parte dedicati alla Vergine. Poiché nel primo Rinascimento si intreccia in modo determinante all’evoluzione della lauda, la sacra rappresentazione assume un carattere più laico e popolare. Ciò che viene messo in scena oggi è una rielaborazione della sacra rappresentazione, in cui la tradizione medievale, richiamata dalla location dello spettacolo e dalle musiche cantate dalla Corale Laudate Dominum, viene arricchita dei linguaggi artistici contemporanei del teatro e dell’immagine video, per ricreare quell’intreccio tra riflessione spirituale ed introspezione di carattere laico che ha caratterizzato l’opera sin dalle sue origini.
Ad aggiungere valore artistico e storico allo spettacolo è la bellissima Basilica di Santa Maria in Calvenzano, antica chiesa in stile romanico, costruita nell’XI secolo dai monaci cluniacensi. In quanto afferente a Cluny, la Basilica di Calvenzano fa parte della Strada delle Abbazie e ogni anno accoglie i molti turisti che dalla Francia e dal resto d’Italia visitano i centri legati ai Cluniacensi.
La novità di quest’anno è il coinvolgimento da parte dell’Associazione di alcuni tra i giovani di Vizzolo, cui è stata affidata la parte teatrale, la parte multimediale e l’organizzazione tecnica dello spettacolo. Una decisione molto forte che però si sposa con la dichiarata volontà di In Agro Calventiano di valorizzare il territorio di Vizzolo, attraverso proposte culturali che hanno al centro la Basilica di Calvenzano, con chi lo vive ogni giorno.
Ingresso libero