Sironi

Ieri è morto don Marco Ambrogio Sironi.

Nato a Monza il 20/1/1934.

Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 21/6/1958.

– Dal 1958 al 1975 Vicario parrocchiale a Malnate.

– Dal 1975 al 2011 Vicario parrocchiale a Carate Brianza – Santi Ambrogio e Simpliciano.

– Dal 2011 al 2015 Residente con incarichi pastorali a Carate Brianza – Comunità pastorale “Spirito Santo”.

– Dal 2015 Residente a Seveso – Casa di riposo “Padre G. Masciandri”.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della parrocchia
Santi Ambrogio e Simpliciano di Carate Brianza

Carissimi,

partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Marco Ambrogio Sironi e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio per questo nostro fratello che ha condiviso con voi gran parte del suo cammino umano e sacerdotale.

Il Signore ha voluto chiamarlo a sé esattamente nel medesimo giorno in cui, cinquantotto anni or sono, lo consacrò presbitero nella nostra Chiesa ambrosiana; quasi a volerci confermare nella speranza certa che egli continua ora a celebrare i divini misteri nella gloria della liturgia celeste.

Dopo essersi messo a disposizione come vicario della parrocchia di Malnate dal 1958 al 1975, don Marco raggiunse la vostra comunità e qui iniziò subito ad impegnarsi con passione nella guida e nell’animazione dell’Oratorio femminile. Seppe coniugare le esigenze di una seria proposta spirituale – che prevedeva giornate di ritiro e tempi di preghiera per i quali esigeva fedele partecipazione – con la gioia e la giusta spensieratezza dei momenti di gioco, in cui egli stesso si lasciava volentieri coinvolgere. La sua dedizione alle giovani generazioni si espresse anche nell’insegnamento della religione cattolica presso la scuola media del vostro paese e nella cura con cui seguiva i cammini di preparazione ai Sacramenti dell’iniziazione cristiana, diventando un punto di riferimento prezioso in particolar modo per le catechiste. Finché ne ebbe le forze, prima che la malattia lo costringesse ad una vita di preghiera e di offerta più ritirata, fu inoltre assiduo al confessionale, esercitando con generosità quell’“apostolato dell’ascolto” a cui papa Francesco ultimamente richiama con insistenza i sacerdoti.

Sicuramente voi tutti ricordate con gratitudine don Marco, e io desidero unirmi al vostro ringraziamento per quanto ha donato alla nostra Diocesi in tanti anni di fedele ministero. Affidiamolo dunque insieme all’abbraccio misericordioso del Padre e all’intercessione della Beata Vergine Maria.

Con affetto, invoco su di voi la benedizione del Signore.

 

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