Don Giuseppe Ghezzi

L’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, e il Consiglio Episcopale milanese, in comunione con il Presbiterio diocesano pregano il Padre della misericordia perché accolga nel suo Regno don Giuseppe Ghezzi, residente a Trezzo sull’Adda (Mi) presso la Comunità Pastorale “S. Gaetano da Thiene”.

Mentre esprimono la riconoscenza per il lungo e fedele ministero sacerdotale, speso in particolare al servizio delle comunità parrocchiali di Cinisello Balsamo e Trezzo sull’Adda, al Signore Gesù offrono il bene da lui compiuto ed elevano la supplica perché si compia in lui il glorioso mistero della resurrezione. Invitano i fedeli ad elevare la preghiera di suffragio cristiana.

Don Giuseppe, deceduto il 7 agosto 2015, è nato a Parabiago (Mi) l’1.3.1932 e ordinato sacerdote il 26.6.1955.

Ist. M. Imm. Saronno (1955); Vicario parrocchiale Arluno (1963); Vicario parrocchiale Balsamo (1967); Parroco S. Pietro M. a Cinisello Balsamo (1968-1995); Parroco Santi MM. Gervaso e Protaso a Trezzo sull’Adda (1995 -2008); Decano Decanato “Trezzo sull’Adda” (1996-2005), Decano Facente Funzione Decanato “Trezzo sull’Adda” (2006-2007); Amministratore Parrocchiale Santi MM. Gervaso e Protaso a Trezzo sull’Adda (2008-2009).

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli
della Comunità Pastorale “S. Gaetano da Thiene”

Carissimi fedeli, sono vicino al vostro cordoglio per la morte di don Giuseppe Ghezzi e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio.

Don Peppino, dopo vari incarichi in Diocesi, assunse la responsabilità della vostra Parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso nel 1995. Voi tutti avete avuto modo di apprezzare il suo spirito vivace ed espansivo: un carattere aperto quindi che lo motivava a proporre iniziative e attività per aggregare i fedeli, per dare un senso di appartenenza a una comunità impegnata in un cammino di fede. Seguiva con attenzione i gruppi di ascolto, organizzava settimane bibliche invitando esperti, guidava i pellegrinaggi a Lourdes, si prodigò per costruire il nuovo oratorio: sono davvero tanti i motivi per ringraziare don Peppino. Alla fine del suo mandato scelse di rimanere con voi per continuare a seguire la comunità alla quale tanto aveva donato. Purtroppo gli ultimi anni furono segnati dalla malattia che non gli permise di essere ancora attivo come avrebbe desiderato.

Ora affidiamo don Peppino all’intercessione della Vergine Maria e di San Gaetano e gli chiediamo di esserci accanto nel quotidiano cammino.

Con affetto vi benedico.

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