Rampini

Ieri è deceduto don Giosuè (Gino) Rampini.

Nato a Rho (Mi) il 25/5/1939.

Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 26/6/1965.

– Dal 1965 al 1970 Vicario parrocchiale a Caccivio.

– Dal 1970 al 1983 Vicario parrocchiale a Gallarate – Beata Vergine Assunta.

– Dal 1983 al 2009 Parroco a Veniano – S. Antonio Abate, poi residente fino al 2014.

– Dal 2014 Residente presso la Fondazione “Raimondi Francesco” a Prospiano di Gorla Minore.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli
della parrocchia S. Antonio Abate di Veniano

Carissimi,

partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Gino Rampini, che ha trascorso in mezzo a voi molti anni della sua lunga esistenza sacerdotale e che il Padre ha significativamente chiamato a sé proprio il giorno di Pentecoste, nell’abbraccio dello Spirito Santo.

Dopo l’ordinazione, avvenuta nel 1965, don Gino ricoprì l’incarico di vicario parrocchiale dapprima a Caccivio e, dal 1970, presso la comunità della Beata Vergine Assunta in Gallarate. Persona buona e semplice, seppe instaurare con i fedeli affidati alle sue cure legami fraterni, fondati nel Signore, che hanno resistito alla prova del tempo e tutt’oggi perdurano. Nel 1983, con la tranquilla docilità che ha sempre contraddistinto il suo cammino, accettò di assumere la responsabilità di questa parrocchia; e qui decise di rimanere anche quando, nel 2009, minato nella salute, dovette rimettere il mandato. Per più di trent’anni ha quindi avuto modo di condividere con voi gli eventi lieti e dolorosi della vita quotidiana, esercitando con modesta discrezione il ministero presbiterale, trovando forza nella preghiera e facendo pieno assegnamento su chi l’aiutava. Costretto ultimamente a numerosi ricoveri ospedalieri e, dalla fine del 2014, a risiedere definitivamente presso la “Fondazione Raimondi Francesco” in Prospiano di Gorla Minore, non perse la propria serenità, ma si consegnò senza rimpianti alla volontà di Dio.

Facendo tesoro della sua testimonianza di fede, salutiamo dunque ora con gratitudine don Gino, domandando insieme alla Madonna di accompagnarlo all’incontro con il Crocifisso Risorto nella gloria del paradiso.

Di cuore invoco su tutti voi la benedizione del Signore.

 

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