Picco di richieste di aiuto alle Mense francescane. Campagna dal 24 novembre al 19 dicembre

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Il Centro Sant’Antonio di Milano, la Mensa dei poveri di Pavia, la Mensa di Santa Maria delle Grazie di Monza, il Convento e Santuario di Santa Maria delle Grazie di Voghera e il convento di Baccanello tra i beneficiari di “Operazione Pane”, l’iniziativa solidale di Antoniano per sostenere 15 mense francescane in tutta Italia e in Siria. Per offrire un contributo basta un sms o una telefonata da rete fissa al 45588.

Sono oltre 300 mila i pasti caldi serviti dall’inizio dell’emergenza ad oggi nelle 15 mense francescane sostenute dal progetto solidale dell’Antoniano “Operazione Pane”, il 45% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A renderlo noto è il direttore dell’Antoniano Fr. Giampaolo Cavalli, che lancia un appello: «Stiamo vivendo un periodo molto duro per tutti, ma non dobbiamo permettere che le difficoltà induriscano anche la nostra anima: solo restando uniti e aiutandoci a vicenda riusciremo a superare questa fase così critica».

Per garantire un pasto caldo e un aiuto concreto alle migliaia di persone che ogni anno vengono accolte dalle 15 realtà francescane di “Operazione Pane” l’Antoniano ha lanciato una campagna sms solidale che sarà attiva fino al 19 dicembre. Per offrire un contributo basta inviare un sms o fare una telefonata da rete fissa al numero solidale 45588.

«Noi ci siamo e continueremo ad esserci – aggiunge fr. Giampaolo Cavalli – ma, tutti insieme, possiamo fare molto di più: ogni aiuto, anche piccolo, è fondamentale.  Tutte le donazioni si trasformeranno in pane per chi non ha da mangiare, ma anche in speranza per il futuro: il pasto, infatti, rappresenta il primo passo di un cammino che, partendo dall’ascolto, dal confronto e dal dialogo, porta alla rinascita personale e sociale».

I dati in Lombardia

Tra le realtà francescane sostenute dalla campagna solidale anche cinque strutture lombarde: il Centro Sant’Antonio di Milano, la Mensa dei poveri di Pavia, la Mensa di Santa Maria delle Grazie di Monza, il Convento e Santuario di Santa Maria delle Grazie di Voghera (Pavia) e Convento francescano di Baccanello (Bergamo), che, complessivamente, dall’inizio dell’emergenza ad oggi hanno già garantito oltre 63mila pasti caldi, registrando tutte un aumento delle richieste di aiuto. 

In particolare, il Centro Sant’Antonio di Milano ha distribuito, in questi mesi così difficili, oltre 29mila pasti, registrando molti nuovi ospiti, che in molti casi, come spiegano i frati, sono «persone che hanno esaurito le proprie risorse e che si trovano in difficoltà proprio a causa di questa emergenza». La Mensa dei poveri di Pavia negli ultimi mesi ha distribuito oltre 26mila pasti; la Mensa di Santa Maria delle Grazie di Monza circa 6mila e il Santuario di Santa Maria delle Grazie di Voghera quasi 2 mila. Il Convento Francescano di Baccanello ha portato avanti, nonostante le criticità del momento, il proprio progetto finalizzato al sostegno e all’accoglienza dei papà separati in difficoltà.

I dati nazionali

Le altre realtà francescane italiane sostenute dall’iniziativa solidale “Operazione Pane” si trovano a Roma, Palermo, Catanzaro, La Spezia, Genova, Torino, Verona, Bologna e Lonigo. Beneficia della campagna solidale anche una realtà francescana ad Aleppo, in Siria.  In questi mesi di emergenza si sono tutte riorganizzate per portare avanti la loro missione solidale nei confronti dei più fragili nel pieno rispetto delle disposizioni delle autorità per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Attualmente le 15 realtà francescane distribuiscono quasi 36mila pasti ogni mese, circa 1.200 al giorno.

«Le persone che si rivolgono alle strutture francescane sono in netto aumento – spiega il direttore dell’Antoniano – questa situazione di grande emergenza non solo sta peggiorando la condizione di chi si trova nel disagio, ma sta anche mettendo in difficoltà tante famiglie che, in questo momento, stanno attraversando una difficoltà economica a causa della riduzione o della perdita del lavoro. Molto difficile è anche la situazione delle persone che vivono in strada e degli anziani soli e senza qualcuno che si prenda cura di loro. Per loro la vita è molto più complicata». I volontari e i frati delle mense francescane segnalano, tra i nuovi ospiti, anche diverse persone che hanno perso il lavoro in seguito all’emergenza e che «spesso fanno anche fatica a chiedere aiuto, perché provano vergogna per la loro nuova condizione».

«Il disagio non deve mai provocare vergogna, dobbiamo fare in modo che le persone che hanno bisogno di aiuto non vengano mai lasciate sole, soprattutto in questa situazione così difficile: donare un pasto caldo vuol dire donare una speranza», sottolinea il direttore dell’Antoniano. «Operazione Pane tiene unite le mense francescane e ci aiuta a non dimenticare nessuno: a mettere in tavola un pasto caldo per tutti e a fare in modo che le nostre porte restino sempre aperte in sicurezza, nonostante le grandi difficoltà del momento», aggiunge.

La campagna solidale è il cuore pulsante dello “Zecchino d’Oro” e ha nel Coro dell’Antoniano il suo primo portavoce. Lo Zecchino d’Oro nasce, infatti, per diffondere i valori di pace, fraternità e speranza attraverso la musica e il canto dei bambini ed è da sempre legato al sostegno di questa iniziativa solidale in favore delle persone accolte dalle realtà francescane. Quest’anno la trasmissione televisiva Rai Zecchino d’Oro per tutelare la salute dei piccoli cantanti e dei loro cari è stata rimandata a metà maggio, ma verranno comunque promosse tante iniziative per restare accanto ai bambini e alle loro famiglie in sicurezza, anche nel mese dicembre.

«In momenti come questo – conclude il direttore dell’Antoniano – ci interroghiamo sul motivo per cui stiamo attraversando così tante difficoltà. Non troveremo risposte, non finiranno le nostre domande, ma se vorremo questo tempo ci regalerà ancora delle sorelle e dei fratelli di cui prenderci cura e che di noi si prenderanno cura. Allora, forse anche questo tempo così strano, così faticoso, così diverso ci farà migliori, e se accadesse sarebbe bello accorgersene».

 

 

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