Il progetto "Pane quotidiano" promosso dal diacono che presta servizio presso la cappella dell'aeroporto
Redazione
18/09/2008
di Maria Teresa ANTOGNAZZA
Ha preso il volo la settimana scorsa per tornare in terra africana. Don Donato Udoette, rettore maggiore del Seminario interregionale della Nigeria, si è imbarcato a Malpensa, dove per tutto il mese di agosto ha prestato il suo servizio pastorale nella cappella dell’aeroporto. È tornato a casa con un sostanzioso “regalo” dei varesini: un’offerta di 7 mila euro che rappresentano la cifra necessaria per portare a termine la realizzazione del forno per il suo Seminario.
È il frutto dell’intensa opera di sensibilizzazione verso il Paese africano e la Chiesa locale promossa da oltre un anno dal diacono Angelo Montalbetti, di Cardano al Campo, aiuto cappellano a Malpensa e collaboratore pastorale nelle tre parrocchie che gravitano sull’aeroporto: Case Nuove di Somma Lombardo, Castelnovate e San Giulio di Vizzola Ticino, tutte riunite in Unità pastorale sotto la responsabilità del prevosto di Somma, monsignor Franco Gallivanone.
«Il progetto che ho proposto – spiega il diacono – e verso il quale ho ricevuto una risposta estremamente calorosa dalle parrocchie, dai fedeli di Malpensa e da molti amici, si chiama “Pane quotidiano” e mira a dotare il Seminario maggiore nigeriano, diretto da don Donato, di un forno per sfamare i giovani che si preparano al sacerdozio. Da tempo la parrocchia di Cardano ha rapporti di amicizia con il rettore, che già conosceva il nostro parroco, don Bruno Perego, e questo progetto, esteso alle realtà legate a Malpensa, ha fatto crescere molto la sensibilità missionaria e il sentimento di solidarietà verso i popoli africani. Ritengo che anche questo impegno sia un aspetto molto importante del mio ministero diaconale».
I 7 mila euro che Montalbetti ha consegnato al rettore durante la cena di saluto a Cardano al Campo serviranno a completare i lavori interni del forno: pavimentazione, illuminazione, infissi, soffittatura. «La costruzione è ormai arrivata al tetto, come don Donato ci ha mostrato attraverso le foto portate dalla Nigeria – spiega ancora il vice cappellano -. Il nostro progetto è cresciuto notevolmente e alla fine, con l’allestimento di tutte le attrezzature per la panificazione, ci sarà costato oltre 100 mila euro».
Prossima tappa, la consegna dei macchinari, di cui si occuperà Montalbetti con un gruppo di amici. «Contiamo di fare l’inaugurazione del forno nel periodo di Natale e anch’io andrò in Nigeria – assicura il diacono -, accompagnando il container con tutto il necessario per avviare la produzione del pane». Poi si tratterà di insegnare l’arte e qui il diacono cardanese sta già pensando a un “gemellaggio” con qualche istituto alberghiero della zona.
Cinquecento i seminaristi che usufruiranno di questa opera, frutto della solidarietà di varesini: «Nel nostro Paese – racconta don Donato – le vocazioni al sacerdozio stanno crescendo molto. I Seminari della Nigeria, che ha una popolazione di 120 milioni di abitanti e il 12% di cattolici, sono una quindicina: quello di cui sono responsabile è a carattere interregionale e serve cinque diocesi. I 500 giovani seminaristi, dai 22 ai 30 anni, per quattro anni studiano filosofia e teologia; poi fanno esperienza pastorale sul campo per uno o più anni, a seconda di come decide il loro vescovo, e poi altri quattro anni di seminario».
Altissima la percentuale di chi arriva alla fine del percorso e viene ordinato prete, oltre l’80%, mentre è pressoché irrilevante il problema dell’abbandono del sacerdozio. «Il Seminario maggiore, ma anche quello minore, dove studiano i più giovani, sono pressoché gratuiti per le famiglie, perché in Nigeria c’è una povertà estrema. Per questo – spiega il prete africano – avere il forno e poter essere autosufficienti nell’alimentazione è per noi un aiuto grandissimo ad abbattere le spese di gestione».