Redazione

Un appuntamento annuale giunto ormai alla sesta edizione, che si articolerà in quattro serate nei prossimi giorni a Varese, Monza, Lecco e Milano. Dalla comunità civile che non può mancare di anima per avere un’identità (delineata negli incontri dello scorso anno) all’«uomo del cuore» raffigurato nell’ultimo Discorso alla Città: le parole del cardinale Tettamanzi rappresentano un significativo apporto riflessivo e un’occasione formativa di rilievo 15/01/2008

15/01/2008

Anche quest’anno il cardinale Dionigi Tettamanzi incontrerà gli amministratori locali dei Comuni del territorio della diocesi in quattro serate, a Varese, Monza, Lecco e Milano, a partire da questa settimana.

Si tratta di occasione privilegiata perché l’Arcivescovo possa anzitutto esprimere ai presenti «la stima cordiale e la gratitudine sincera» per l’impegno profuso nel «costruire il bene comune delle nostre città e dei nostri paesi», come ha detto nell’incontro con gli amministratori locali nel 2007.

Sempre nel medesimo contesto, lo scorso anno, trattando dell’identità delle nostre comunità civili, il Cardinale nella sua relazione sul tema “Cose antiche e cose nuove: il tesoro delle nostre comunità” aveva sottolineato che «l’apporto di voi amministratori locali è fondamentale, perché è nelle vostre mani, nella vostra intelligenza e nel vostro cuore la possibilità di costruire una società che non sia un incontro casuale tra individui, ma una comunità e, come amo ripetere prendendo l’espressione dal Concilio (Gaudium et spes, n. 23), un “fraterno colloquio” fra uomini, fra persone, non individui isolati».

E aggiungeva: «Penso che tutti siamo pienamente concordi nell’affermare che non c’è comunità civile senza identità, senza radici, o in termini più vivi senza cuore e senz’anima. Di qui l’inevitabile interrogativo: quale impegno ci è chiesto per mantenere il senso dell’identità e, dunque, dell’appartenenza?». E ancora: «Quale fisionomia immaginiamo e progettiamo per le nostre città e per i nostri paesi?». A questi e altri interrogativi anche quest’anno l’Arcivescovo aiuterà tutti a trovare risposta, nell’auspicio che il dialogo e la collaborazione tra Chiesa e comunità civile possa costantemente approfondirsi.

L’incontro annuale con gli amministratori locali è da considerarsi appuntamento costante essendo ormai giunto alla sua sesta edizione. «Costituisce sia un significativo apporto riflessivo offerto dall’Arcivescovo a quanti sono impegnati a servire localmente il bene comune, sia un’occasione formativa di rilievo – sottolinea monsignor Eros Monti, vicario episcopale per la Vita sociale -. Assieme al Discorso alla Città pronunciato alla vigilia di Sant’Ambrogio, alle proposte della Segreteria diocesana per la Formazione all’impegno sociale e politico (e delle Commissioni decanali diffuse in tutta la diocesi e alle molte forme di diretta, attiva partecipazione sul territorio), esprime l’intento della comunità cristiana tutta di farsi attenta all’ascolto e al discernimento delle diverse situazioni, in particolare le più complesse e che reclamano un intervento urgente e costruttivo. Ha origine infatti da qui – conclude -, da un discernimento sempre di nuovo da prodursi e da attuarsi, quel corretto orientamento dell’agire sociale proprio e altrui cui ogni responsabile della cosa pubblica non può sottrarsi».

Nel recente Discorso alla Città alla vigilia di Sant’Ambrogio l’Arcivescovo aveva offerto una riflessione a proposito dell’«uomo del cuore», dell’uomo interiore, anima e forza della città. Agli amministratori locali sarà proposto qualche approfondimento sul tema a partire dal richiamo proveniente da un brano del Vangelo. Come di consueto, il Cardinale concluderà la sua riflessione con una preghiera che possa trasmettere a tutti il desiderio del Vescovo di sostenere la comunità civile nel suo cammino verso la pace, la giustizia, la libertà, la capacità di stare insieme in serenità e gioia.

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