Il Ministro dell'Ambiente critica sull'efficacia del ticket milanese antismog: per lei meglio favorire biciclette, mezzi pubblici e il car sharing
Redazione
23/10/2008
di Cristina CONTI
I risultati dell’Ecopass sono discutibili. Questo il giudizio che il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha dato sul ticket antismog in vigore a Milano. Promuovere sistemi di trasporto eco-compatibili, favorire l’uso di mezzi pubblici e biciclette e aumentare il car sharing sono, invece, secondo la Prestigiacomo, le strategie giuste per abbattere lo smog.
Parole pesanti, che arrivano subito dopo la presentazione dei dati del rapporto Ecourbano 2008: secondo le ultime rilevazioni, il capoluogo lombardo è risultato essere al quart’ultimo posto nella classifica dei centri italiani per le polveri sottili nell’aria. Nel 2007 Milano era al 75° posto, oggi all’89°.
«Non penso che il Ministro si riferisse direttamente a Milano – ha commentato l’assessore ai Trasporti Edoardo Croci -. In Italia ci sono state diverse sperimentazioni abortite perché mai applicate. Penso a Palermo, dove l’amministrazione mise un ticket di dieci euro l’anno. Insomma, ticket non è la parola magica. Ma dove è applicato bene come a Milano, è dimostrato: dà risultati positivi».
Dopo l’introduzione dell’Ecopass circolano nei Bastioni 23 mila auto e furgoni in meno e il traffico è stato ridotto del 20%. Secondo i dati ci sono stati anche cambiamenti nei valori di Pm10: a settembre si sono ridotti del 13%, mentre gli ossidi di azoto del 15. Ciò nonostante il giudizio sul ticket non è unanime.
«Non bisogna essere ministri per sostenere quello che noi abbiamo detto subito – ha sottolineato il capogruppo leghista Matteo Salvini -. E cioè che il ticket è inutile. Concetto che ribadiremo al sindaco non appena sarà terminata la fase di sperimentazione». Meglio, invece, chiudere il centro storico e imporre le targhe alterne nei giorni di superamento dei valori.
Di diverso avviso Legambiente, che ne chiede l’estensione: «Non c’è dubbio che Ecopass abbia spostato diverse migliaia di persone dal trasporto privato a quello pubblico – ha detto Andrea Poggio, vicepresidente nazionale dell’associazione -. E se il Ministro pensa che così non si abbattano le polveri ci indichi quali dovrebbero essere le misure giuste».
Ma è ancora presto per dare giudizi. A gennaio ci sarà il primo anniversario dell’entrata in vigore della tassa e solo allora saranno disponibili i risultati ufficiali sulla sua efficacia.