Il progetto dello studente leccese Vincenzo Rubano per una “lista nera” di siti e programmi poco accessibili
Non si dà pace Vincenzo Rubano, lo studente non vedente dell’Istituto Costa di Lecce, che otto mesi fa lanciò un sondaggio sull’inaccessibilità di molti siti web e di alcuni software. La sua battaglia continua, infatti, e ora il giovane salentino è pronto a sferrare il prossimo colpo.
Il 18 febbraio scorso, esattamente alle 18, Vincenzo partecipò alla campagna “M’illumino di meno” su Radio 2 e, anziché spegnere una luce, “accese” una pagina sul web in cui pubblicò il sondaggio “M’illumino di meno… ma ci vedo di più”, rivolto alle persone cieche e ipovedenti per chiedere loro se trovavano il web accessibile o meno. Lo scopo di Vincenzo era quello di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la delicata questione dell’accessibilità. Grazie ai risultati ottenuti (in termini di numero di partecipanti, reazioni positive raccolte da addetti ai lavori e non, impatto mediatico generato…) l’obiettivo fu raggiunto.
Ma Vincenzo non è ancora soddisfatto e torna all’attacco con una nuova, brillante idea per continuare la sua battaglia personale per un web più accessibile. Realizzerà e pubblicherà un nuovo sito in Internet, uno spazio virtuale che si occuperà di accessibilità di programmi e siti web da un “punto di vista” diverso dal solito: non un classico contenitore di guide, tutorials e documentazione varia, ma un sito basato sulla sua esperienza diretta di utente non vedente del web in cui possa, insieme a tutte le altre persone interessate alla cultura dell’accessibilità, segnalare e denunciare ogni genere di disservizio, chiedendo ai responsabili di correggere il tiro.
Vincenzo ha già deciso il nome per questo suo nuovo progetto, un nome chiaro, diretto e molto emblematico: “Ti tengo d’occhio”. E queste poche parole, pensate appositamente da un non vedente, sono davvero tutto dire! Il progetto nasce con lo scopo di diffondere la cultura dell’accessibilità: ogni sito web, ogni programma per computer deve essere accessibile ai non vedenti attraverso l’uso di tecnologie assistive. È giunto il momento che i programmatori se ne rendano conto e che comincino a impegnarsi affinché questo principio trovi piena applicazione.
«Anche questo fa parte dell’integrazione sociale di noi non vedenti – spiega Vincenzo -. Un sito o un programma che non sia accessibile non ci permette di consultare le informazioni che esso contiene. Mentre i vedenti, al contrario, possono farlo contando sulla loro vista. Non è forse questo un esempio di grande discriminazione?»
Oltre al nuovo sito, Vincenzo ha intenzione di servirsi dei social network e di ogni altra tecnologia comunicativa disponibile che possa consentirgli di far arrivare il suo messaggio a quante più persone possibile. Ed è per raggiungere quest’obiettivo che Vincenzo fa appello ai media per amplificare ulteriormente il suo messaggio e raggiungere capillarmente utenti del web, programmatori, utilizzatori, istituzioni, ecc. Il contributo di ogni persona potrà essere determinante per fare in modo che l’accessibilità non sia più vista come optional da aggiungere al proprio sito e/o programma, ma come un elemento caratterizzante dei propri prodotti.