La manifestazione, organizzata dalla Fondazione ente dello spettacolo in collaborazione con il Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali e con il Pontificio consiglio della cultura, è giunta alla quindicesima edizione. Appuntamento a Roma dal 6 all'11 dicembre
di Rita SALERNO
È possibile trovare Dio nel cinema? E come si innesta la questione della fede nelle grandi narrazioni cinematografiche? A questi interrogativi intende rispondere la quindicesima edizione del Tertio millennio film fest in programma dal 6 all’11 dicembre a Roma.
La rassegna del cinema spirituale in scena nella capitale, organizzata dalla Fondazione ente dello spettacolo in collaborazione con il Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali e con il Pontificio consiglio della cultura, è uno sguardo attento e curioso sulle pellicole di ieri e di oggi per studiarne le implicazioni della fede e le sue narrazioni nel mondo contemporaneo. Il tema portante di questa edizione 2011, "Amore, morte, miracoli. Per una fenomenologia della società contemporanea", vuole puntare sul miracolo, sulla morte e sull’amore come cifre fondamentali del cinema.
«Il Tertio millennio film fest è per tradizione momento di riflessione sulla condizione dell’uomo nel mondo moderno, usando l’orizzonte cinematografico quale mezzo per ragionare e sviscerare i problemi e i disagi contemporanei, ma anche occasione per riflettere sull’ineffabile», ha dichiarato Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione ente dello spettacolo e direttore artistico del festival. Per poi aggiungere nel corso della presentazione dell’evento: «Il tema centrale di quest’anno sottolinea come l’uomo sia da sempre in bilico tra la vita, il razionalismo e misticismo. In questo mondo, in cui sembra esserci poco spazio per il miracolo, il cinema si trova ad assumere su di sé il compito di restituirne la potenza, lo stupore, il bagliore sacrale, senza ridurlo ad effetto scenico».
I film saranno proiettati presso il Cinema Sala Trevi, sala della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e tra le anteprime più attese, spiccano “Atmen” e “Attack the Block”. Il primo, diretto da Karl Markovics è il candidato per l’Austria agli Oscar 2012 come miglior film straniero. Una storia di disagio, quella di Roman, che uscito dal carcere sulla parola si trova a dover affrontare i fantasmi del proprio passato. Il secondo, “Attack the Block” di Joe Cornish, è un film di fantascienza dai risvolti sociali in cui i veri alieni sono i teppisti di periferia.
Tra le anteprime, trova spazio anche “Sette opere di misericordia” di Gianluca e Massimiliano De Serio. Il film, che ha vinto numerosi premi all’estero e sarà distribuito in Italia a gennaio 2012, è incentrato sulle vicende della giovane Luminiţa che, per cambiare la sua vita, mette in atto un piano audace che la porta a scontrarsi con Antonio, anziano e malato, che cambierà la sua vita. Sempre in anteprima, anche un evento speciale, la proiezione di “S.O.S/State of Security”, documentario di Michèle Ohayon, che racconta attraverso testimonianze e interviste le falle dell’intelligence statunitense in occasione dell’attentato dell’11 settembre.
Infine sarà la volta dell’atteso “Hors Satan” di Bruno Dumont, film di raccordo con la rassegna “Il miracolo”, probabilmente. È la storia di un giovane, la cui vita è scandita dalla caccia e dalla preghiera, e il suo rapporto con la ragazza che abita in una fattoria limitrofa e si prende cura di lui. Un’ambientazione particolarissima per un film presentato a Cannes 64 nella sezione “Un Certain Regard”.