Nel nuovo numero del mensile un’inchiesta sulla lotta alla dispersione scolastica. E poi vivere da Rom ai tempi delle ruspe, un racconto inedito di Andrea Vitali, l’intervista allo chef Alain Ducasse e tante storie...
Da domenica 2 agosto è in distribuzione il numero 194 della storia ventennale di Scarp de tenis. Ecco quanto si può trovare sul numero doppio (agosto-settembre) della rivista.
Il buon doposcuola
Il tasso di abbandono scolastico degli studenti italiani tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato prematuramente la scuola è al 17%, ben al di sopra della media europea del 12%. C’è uno strumento, da anni applicato in Italia, soprattutto nelle parrocchie, che aiuta a contrastare il fenomeno. Viaggio di Scarp alla scoperta di una realtà che è ormai diventata luogo di integrazione e presidio contro l’esclusione sociale.
Vita da rom ai tempi delle ruspe
Nessuno li ama e pochi li aiutano.Questo nonostante in Italia i rom siano appena 180 mila, appena lo 0,25% della popolazione totale, che solo una minima parte di loro viva effettivamente nei campi e che molti di loro siano italiani a tutti gli effetti. Ma c’è chi lavora ogni giorno per risolvere la questione rom. Senza ruspe.
Le rubriche delle grandi firme di Scarp
Scarp ospita in ogni numero il contributo di qualificati editorialisti. Gianni Mura ci racconta la storia di Johann Trollmann, il ballerino del ring di origine rom che sbeffeggiò gli ariani e pagò con la vita il suo coraggio. Paolo Lambruschi ci racconta l’estate degli invisibili, quelli che se ne stanno sugli scogli a Ventimiglia o in Stazione Centrale a Milano.
L’intervista allo chef Alain Ducasse in visita al Refettorio Ambrosiano
Ducasse, uno dei massimi chef mondiali al Refettorio Ambrosiano, con il suo staff, ha preparato la cena per gli ospiti della mensa, con quello che il giorno dopo sarebbe stato buttato via:«Il cibo è buono solo quando è equo».
Il racconto di Andrea Vitali
Continua la serie dei racconti sui Dieci Comandamenti visti dai grandi scrittori. Sul numero in uscita “Non uccidere”, il racconto inedito di Andrea Vitali.
Cineteca di Milano, alla ricerca del film perduto
La memoria cinematografica del nostro Paese è a Milano. Se tra vent’anni riusciremo a vedere un film di Tarantino dovremo ringraziare il lavoro della Fondazione Cineteca.
Le altre storie
L’intervista a Peppe Servillo degli Avion Travel, I panini di Giovanni e Nalindra: a Milano tra integrazione sociale e riscatto e i contributi delle redazioni di tutta Italia.