Il passaggio al digitale e il periodo difficile anche dal punto di vista economico, i temi del convegno del 9 marzo scorso al San Fedele
Le sale della comunità, agenzie culturali che affrontano oggi una forte crisi economica e di pubblico e che si trovano di fronte anche un’altra svolta fondamentale del settore. Da gennaio 2014 le pellicole 35mm non esisteranno più a vantaggio degli hard drive digitali, nuova frontiera tecnologica della proiezione su grande schermo. Non solo un cambiamento tecnico, ma una vera rivoluzione di contenuti, con la possibilità in futuro di scaricare i film direttamente da satellite e proiettare eventi live. Un cambiamento di punto di vista che rende le sfide attuali del settore ancora più incalzanti per le 400 sale della comunità in Lombardia (200 concentrate nella sola Diocesi di Milano).
Per guardare insieme alle problematicità del passaggio al digitale e di un periodo difficile anche dal punto di vista economico, più di 150 rappresentanti di 50 sale della comunità si sono ritrovati sabato 9 marzo a Milano al centro culturale San Fedele in occasione del convegno «Quale futuro per le sale della comunità?». Organizzato dall’Associazione cattolica esercenti cinema (Acec) di Milano in collaborazione con l’Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Milano, Itl Cinema e Agis Lombarda, e con il contributo di Fondazione Cariplo, il convegno ha ospitato personalità di spicco del settore cinematografico. Lionello Cerri, produttore e presidente dell’Acec, Stefano Losurdo, segretario generale di Agis Lombarda, Domenico Di Noia, presidente di Anec Lombarda, e Antonio Sancassani, esercente storico di Milano (Cinema Mexico), hanno guidato una riflessione a tutto tondo sul settore e hanno risposto alle domande degli esercenti intervenuti.
«Spesso chi gestisce una sala della comunità è un volontario, ed è compito delle associazioni come Acec mettere in campo tutti gli strumenti necessari per agevolare la Sala nel suo lavoro di sensibilizzazione culturale e contatto col territorio» spiega Angelo Chirico, responsabile Itl Cinema e collaboratore di Acec. Uno strumento fortemente voluto da Acec Lombardia e la cui validità e utilità è stata anche riconosciuta da Fondazione Cariplo, che co-finanzia il progetto, è il Centro Servizi Acec Lombardia, attivo dallo scorso anno. Un team di esperti che supporta in tutto il territorio della regione sia direttamente le Sale, sia i Servizi assistenza Sale delle singole Diocesi per migliorare la circolazione di informazioni e idee, per formare gli operatori e per costruire progetti culturali e gestionali affinché le potenzialità delle singole Sale siano espresse al meglio.
I fabbisogni sul territorio
Per fare ciò il Centro Servizi Acec Lombardia a sostegno delle sale della comunità del territorio lombardo, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo, ha condotto una rilevazione per individuare e valutare i fabbisogni formativi delle Sale. L’analisi si è sviluppata tra ottobre 2012 e febbraio 2013 ed è stata effettuata mediante un questionario di rilevazione progettato in forma partecipata tra tutti i partner del progetto (Acec Lombardia, Acec nazionale, Acec Milano, Fondazione S. Francesco di Sales di Brescia, Ente Comasco Cinema, Associazione Sas Bergamo e Federgat) e inviato a 150 Sale del territorio regionale.
Il lavoro di ascolto e osservazione del territorio svolto dal Centro Servizi Acec Lombardia ha permesso di far emergere i fabbisogni formativi delle Sale in termini di conoscenze e di competenze e individuare le attività ritenute molto utili per lo sviluppo delle sale della comunità, per le quali nei prossimi mesi il Centro Servizi proporrà specifica formazione e aggiornamento professionale. I principali fabbisogni formativi in termini di conoscenze gestionali, su cui saranno organizzati corsi di formazione di carattere teorico, sono: sicurezza sul lavoro; normativa regionale e nazionale in materia di spettacolo dal vivo; gestione qualità. I principali fabbisogni formativi in termini di competenze gestionali, su cui saranno organizzati corsi di formazione di carattere teorico-pratico, sono: fund-raising; utilizzo e potenzialità del proiettore digitale; comunicazione e promozione; programmazione delle attività; organizzazione delle attività; relazioni con il territorio; didattica e fidelizzazione; motivazione e coinvolgimento del personale e dei volontari.
Parallelamente alle attività di formazione, il Centro Servizi Acec Lombardia si occupa anche di assistenza alle Sale per il fund-raising e di sviluppo della comunicazione integrata.