Giovedì 28 e venerdì 29 maggio, a Calino (Bs), seminario dei direttori degli Uffici Comunicazione delle diocesi lombarde sugli scenari che si apriranno nel 2010 con l'arrivo in regione del digitale terrestre
Elia MADDIVIN
Redazione
Switch-off: una parola pressoché sconosciuta ai più, ma con la quale tutti dovranno ben presto misurarsi. Entro il primo semestre del 2010, infatti, è previsto lo spegnimento (switch-off, appunto) dei segnali televisivi analogici per la Lombardia. Questo vuol dire che cambierà il modo con il quale il segnale televisivo raggiungerà i televisori delle case dei telespettatori. Previsto per legge nei Paesi dell’Unione europea entro il 2012, in Italia si è stabilito il 31 dicembre 2012 come data per il passaggio definitivo dell’intero territorio nazionale . Con lo switch-off entrerà contestualmente in funzione il nuovo sistema di trasmissione televisivo digitale, comunemente noto come digitale terrestre, conseguente a una progressiva digitalizzazione della televisione.
Ma questo cambiamento non è solo un adempimento tecnologico che causerà qualche spesa in più per gli utenti televisivi. Lo switch-off genererà nuovi scenari televisivi. Si moltiplicheranno i canali a disposizione sul televisore di casa, aumenterà l’offerta televisiva, la televisione tenderà a essere sempre meno generalista e sempre più caratterizzata da canali tematici, specializzati. Un passaggio che potrà incidere anche sul linguaggio televisivo e – a cascata – anche sul linguaggio degli italiani.
Pochi giorni dopo la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (24 maggio), gli Uffici diocesani della comunicazione di tutte le diocesi lombarde si ritrovano per due giorni (28 e 29 maggio) a Calino (Bs), per riflettere su questo tema. Al seminario parteciperanno anche quanti nelle diocesi lavorano sul mezzo televisivo e i responsabili delle emittenti cattoliche lombarde. Sarà presente anche Stefano De Martis, direttore di Sat2000, l’emittente televisiva dei cattolici italiani, e altri esperti e specialisti del settore.
«Con questo seminario – spiega don Davide Milani, responsabile dell’Ufficio comunicazione della diocesi di Milano e incaricato regionale per la comunicazione -, vogliamo essere aiutati a decifrare lo scenario televisivo che si sta profilando per prepararci a cogliere le opportunità che questa scadenza porta con sé». Switch-off: una parola pressoché sconosciuta ai più, ma con la quale tutti dovranno ben presto misurarsi. Entro il primo semestre del 2010, infatti, è previsto lo spegnimento (switch-off, appunto) dei segnali televisivi analogici per la Lombardia. Questo vuol dire che cambierà il modo con il quale il segnale televisivo raggiungerà i televisori delle case dei telespettatori. Previsto per legge nei Paesi dell’Unione europea entro il 2012, in Italia si è stabilito il 31 dicembre 2012 come data per il passaggio definitivo dell’intero territorio nazionale . Con lo switch-off entrerà contestualmente in funzione il nuovo sistema di trasmissione televisivo digitale, comunemente noto come digitale terrestre, conseguente a una progressiva digitalizzazione della televisione.Ma questo cambiamento non è solo un adempimento tecnologico che causerà qualche spesa in più per gli utenti televisivi. Lo switch-off genererà nuovi scenari televisivi. Si moltiplicheranno i canali a disposizione sul televisore di casa, aumenterà l’offerta televisiva, la televisione tenderà a essere sempre meno generalista e sempre più caratterizzata da canali tematici, specializzati. Un passaggio che potrà incidere anche sul linguaggio televisivo e – a cascata – anche sul linguaggio degli italiani.Pochi giorni dopo la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (24 maggio), gli Uffici diocesani della comunicazione di tutte le diocesi lombarde si ritrovano per due giorni (28 e 29 maggio) a Calino (Bs), per riflettere su questo tema. Al seminario parteciperanno anche quanti nelle diocesi lavorano sul mezzo televisivo e i responsabili delle emittenti cattoliche lombarde. Sarà presente anche Stefano De Martis, direttore di Sat2000, l’emittente televisiva dei cattolici italiani, e altri esperti e specialisti del settore.«Con questo seminario – spiega don Davide Milani, responsabile dell’Ufficio comunicazione della diocesi di Milano e incaricato regionale per la comunicazione -, vogliamo essere aiutati a decifrare lo scenario televisivo che si sta profilando per prepararci a cogliere le opportunità che questa scadenza porta con sé».