Esce i questi giorni la nuova versione della Tob Elledici, la traduzione-commento alle Sacre Scritture opera di studiosi cattolici, protestanti e ortodossi

di Carlo ROSSI
Redazione

Esce in questi giorni in libreria l’attesa nuova edizione della Bibbia Tob Elledici. La sigla sta per Traduction Oecuménique de la Bible: si tratta infatti della prima traduzione-commento che studiosi cattolici, protestanti e ortodossi hanno realizzato insieme.
Un progetto nato in Francia negli anni Settanta, che in Italia è stato tradotto e diffuso proprio da Elledici. La Tob 2009 porta in libreria un’edizione armonizzata con l’ultima traduzione della Conferenza episcopale italiana. «A dimostrare che l’apparato della Tob è tra i migliori esistenti – ha detto don Bruno Ferrero, sino all’estate 2009 direttore editoriale della Elledici – c’è il fatto che molte varianti proposte dalla Tob sono state accolte dalla nuova traduzione Cei. Questo ci ha costretti ad affrontare un lavoro redazionale più lungo, ma è un riconoscimento del valore delle nostre prime edizioni».
La Bibbia ecumenica, oltre ad essere un buono strumento per uno studio serio, approfondito ma non strettamente specialistico del Libro dei libri, rappresenta ancora oggi il massimo consenso mai raggiunto nel campo dell’esegesi e dell’interpretazione tra biblisti di diversa confessione e il gruppo di lavoro del commento Tob rimane il più autorevole mai riunito a collaborare.
Si legge infatti nella prefazione di Enzo Bianchi, priore del monastero di Bose, dove le liturgia è da sempre ecumenica: «Resta certamente vera l’affermazione del salmista: “Una parola ha detto Dio, due io ne ho udite” (Sal 62,12); resta vero che l’ermeneutica dell’inesauribile Parola di Dio è potenzialmente infinita. Tuttavia la Parola contenuta nella Scrittura guida i credenti verso un’essenzialità e una semplicità che non solo non ferisca la carità, ma compagini in armonia e comunione le membra dell’unico corpo che la Chiesa è chiamata a costruire». Esce in questi giorni in libreria l’attesa nuova edizione della Bibbia Tob Elledici. La sigla sta per Traduction Oecuménique de la Bible: si tratta infatti della prima traduzione-commento che studiosi cattolici, protestanti e ortodossi hanno realizzato insieme.Un progetto nato in Francia negli anni Settanta, che in Italia è stato tradotto e diffuso proprio da Elledici. La Tob 2009 porta in libreria un’edizione armonizzata con l’ultima traduzione della Conferenza episcopale italiana. «A dimostrare che l’apparato della Tob è tra i migliori esistenti – ha detto don Bruno Ferrero, sino all’estate 2009 direttore editoriale della Elledici – c’è il fatto che molte varianti proposte dalla Tob sono state accolte dalla nuova traduzione Cei. Questo ci ha costretti ad affrontare un lavoro redazionale più lungo, ma è un riconoscimento del valore delle nostre prime edizioni».La Bibbia ecumenica, oltre ad essere un buono strumento per uno studio serio, approfondito ma non strettamente specialistico del Libro dei libri, rappresenta ancora oggi il massimo consenso mai raggiunto nel campo dell’esegesi e dell’interpretazione tra biblisti di diversa confessione e il gruppo di lavoro del commento Tob rimane il più autorevole mai riunito a collaborare.Si legge infatti nella prefazione di Enzo Bianchi, priore del monastero di Bose, dove le liturgia è da sempre ecumenica: «Resta certamente vera l’affermazione del salmista: “Una parola ha detto Dio, due io ne ho udite” (Sal 62,12); resta vero che l’ermeneutica dell’inesauribile Parola di Dio è potenzialmente infinita. Tuttavia la Parola contenuta nella Scrittura guida i credenti verso un’essenzialità e una semplicità che non solo non ferisca la carità, ma compagini in armonia e comunione le membra dell’unico corpo che la Chiesa è chiamata a costruire».

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