A ottobre, durante il Sinodo dei vescovi, in onda la lettura integrale e continua dei testi dell'Antico e Nuovo Testamento. Comincia il Papa, termina il cardinale Bertone
Redazione
04/07/2008
La lettura integrale dei 73 libri della Bibbia, Antico (o Bibbia Ebraica) e Nuovo Testamento, senza interruzioni e commenti, inaugurata da Benedetto XVI e conclusa dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone. La Rai ha presentato ieri la “maratona” di sette giorni e sei notti in programma dal pomeriggio di domenica 5 ottobre – giorno di apertura del Sinodo dei Vescovi – alla giornata di sabato 11.
Gli interventi del Pontefice e del cardinale Bertone andranno in onda su Raiuno; l’intero progetto, intitolato La Bibbia, giorno e notte, sarà su Rai Edu, lo spazio gestito da Rai Educational sul satellite. L’incipit della lettura sarà in italiano e in ebraico: il primo libro della Genesi sarà infatti declamato prima da Benedetto XVI (in diretta o registrato), poi dal rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. L’inizio del Vangelo di Giovanni sarà invece letto in greco. Al cardinale Bertone toccherà proporre il ventiduesimo capitolo dell’Apocalisse.
Al leggio, posto su una grande pedana rialzata davanti all’altare della Basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme, si alterneranno circa 1.200 persone di ogni categoria sociale e appartenenza religiosa: rabbini, cardinali e padri sinodali, ma anche operai e studenti, scolaresche e addetti ai servizi di vigilanza pubblica, sportivi e politici, giovani e militari. I brani dureranno dai 4 agli 8 minuti e la lettura verrà interrotta ogni 90 minuti da spazi di riflessione musicale.
A convincere il Papa, normalmente restio a questo tipo di iniziative, «il fatto che egli non interviene commentando, ma si limita a fornire una pura lettura dei testi, quindi un puro annuncio della parola – ha spiegato monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura -. C’è forse il tentativo di voler ritrovare quel nodo d’oro estremo che riesca appunto a legare le diversità delle singole espressioni cristiane e naturalmente anche dell’ebraismo».
Se grande importanza viene data alla partecipazione degli ebrei, la porta è aperta anche ai musulmani: «Anche se per le persone di fede islamica la Bibbia non è un libro sacro, se volessero leggerne un testo, non avremmo niente in contrario», ha sottolineato Giuseppe De Carli, responsabile della struttura Rai-Vaticano, che ha curato il progetto con Elena Balestri e con la collaborazione di Raiuno, Rai Educational, delle altre Chiese o confessioni non cristiane e di grandi istituzioni pubbliche.
Per la Rai la lettura integrale della Bibbia rappresenta un progetto di grande importanza culturale «in un momento molto delicato – ha ammesso il presidente Claudio Petruccioli -. Il mio augurio è che troviamo nelle risorse interne e in una benevola, severa, ma sincera attenzione esterna, gli strumenti per rimetterci su una strada rassicurante per noi e soprattutto per i milioni di italiani che ci seguono. Riflettere su iniziative di questo tipo ci può aiutare a fare e a essere il meglio possibile».