“Twittate, twittate, qualcosa resterà” è il tema del convegno regionale organizzato a Milano in collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi

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Da qualche tempo hanno fatto irruzione nell’arena dei mezzi di comunicazione i social media (facebook, twitter e altri), che mirano a un contatto diretto con il pubblico, saltando la “mediazione” professionale giornalistica. Ciò comporta un innegabile vantaggio di immediatezza, rapidità e freschezza, ma porta con sé problemi di attendibilità e di responsabilità: ci sono già stati casi di abuso e di pigro trascinamento nei confronti dei mezzi più tradizionali (agenzia, radio, tv, giornali); si pone quindi la necessità di esaminare il linguaggio, la selezione dei contenuti, la credibilità, il controllo delle fonti, il rispetto delle norme deontologiche e penali

“Twittate, twittate, qualcosa resterà” è il tema del convegno chel’Ucsi Lombardia, in collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Milano, organizza lunedì 12 novembre, alle 9.15, al Circolo della Stampa (Sala Tobagi – corso Venezia 48).

Dopo il saluto del presidente Giorgio Acquaviva e l’introduzione della segretaria Francesca Lozito (Radio Marconi, introduzione), interverranno Paolo Madron (Lettera43) su “Twitter e giornalismo: chi supera chi?”, Giorgio Bernardelli (Mondo e Missione) su “E se twitter diventa una fonte?”, Andrea Sagramoso (Tm news) su “Come si controlla l’autenticità del tweet?” e Nicoletta Parisi (Università Cattolica Milano) su “Cinguettate in libertà o pericolo diffamazione?”.

Seguiranno poi le testimonianze di Chiara Pelizzoni, responsabile comunicazione VII Incontro mondiale delle Famiglie, e Fabio Larocca, social media specialist che ha lavorato per partiti politici e campagne elettorali. Dopo gli interventi del pubblico, conclusioni a cura di Edoardo Caprino (Della Silva comunication).

Info: Ucsilombardia@gmail.com

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