Il Sottosegretario Lotti conferma per il 2014 e il 2015 un primo stanziamento per i contributi diretti pari a quello del 2013, ma le risorse sono ancora insufficienti
L’Assemblea delle cooperative associate ad Alleanza delle cooperative comunicazione, File, Fisc e Mediacoop, svoltasi nei giorni scorsi a Roma per analizzare gli esiti del Tavolo per la riforma dell’editoria del 12 maggio, ha espresso una valutazione positiva in merito all’avvio dei lavori. Apprezzata, in particolare, «la volontà del Governo di riordinare e dare elementi di certezza – tramite la riforma – in termini di regole, trasparenza e adeguatezza delle risorse per i prossimi 3/5 anni all’intera filiera dell’editoria».
Nel comunicato diffuso al termine dell’incontro, si nota che «l’Assemblea ha in particolare apprezzato la volontà del Sottosegretario Lotti e del Governo di costituire e alimentare con risorse adeguate un “Fondo Unico per la Libertà di Stampa e il Pluralismo dell’Informazione”, a sostegno dell’editoria – quotidiana e periodica – cooperativa e non profit, delle radio, tv, giornali online che operano nella produzione di contenuti informativi prodotti da giornalisti e che si vincolino a criteri di trasparenza, controllo e verifica condivisi». Una volontà, questa, che «rappresenta il riconoscimento dell’esigenza dell’intervento pubblico nel settore, razionalizzato e attualizzato per garantire il pluralismo e la qualità dell’informazione. Il semplice mercato, infatti, non è in grado di garantire il pluralismo del sistema sia a livello nazionale che locale». Secondo l’Assemblea, «il sostegno pubblico rivolto a soggetti cooperativi e ad altre realtà non profit consente anche a coloro che non posseggono grandi risorse economiche e finanziarie di assicurare una informazione libera e indipendente».
L’Assemblea ha unanimemente rappresentato lo stato di grave disagio e difficoltà che resta anche dopo l’avvio del Tavolo: «I fondi disponibili per il 2014, annunciati dal Sottosegretario Lotti, restano, infatti, insufficienti a coprire il fabbisogno rilevato sulla base delle realtà ammessa a contributo. È indispensabile e urgente, quindi, integrare tali fondi e reperire da parte del Governo entro il prossimo 30 giugno 2015 ulteriori risorse». È inoltre indispensabile che il Governo riveda «le norme che disciplinano il comma 3 art. 3 della legge 250/90 e successive modificazioni e che si attivi quanto prima per rivedere il piano con il quale Poste Italiane prevedono la consegna a giorni alterni in oltre 5.200 Comuni, con il coinvolgimento del 25% della popolazione italiana. Si tratterebbe di un colpo mortale per quanti, quotidiani e periodici, fondano il loro legame con i lettori sul recapito domiciliare. Con conseguente grave discriminazione fra i cittadini».
Conclude il comunicato: «La complessità e l’eterogeneità degli interessi in campo all’interno della filiera editoriale rischia di aumentare le difficoltà per l’adozione dei primi e immediati interventi necessari per consentire la sopravvivenza dell’editoria cooperativa e non profit, maggiormente colpita dalla crisi della carta stampata e dalla drastica e reiterata erosione delle risorse a sostegno del pluralismo e della libertà di informazione. La continuità della vita e del lavoro giornalistico di queste realtà costituisce, infatti, come ribadito recentemente dal Sottosegretario Lotti, condizione necessaria per la redazione di un disegno di legge di riforma del Settore e del Sistema Italiano della Comunicazione che sia utile e in grado di evitare ulteriori decimazioni delle imprese editoriali».