"Voi sarete testimoni di tutto ciò" è il tema della Settimana ecumenica, la tradizionale iniziativa che si celebra in tutto il mondo e che quest'anno ricorda anche il centenario del movimento ecumenico

di Rosangela VEGETTI
Redazione

Dal 18 al 25 gennaio si celebra in tutto il mondo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno ha per tema il versetto di Luca 24,48 “Voi sarete testimoni di tutto ciò”. E cosa è ciò di cui bisogna essere testimoni? Certamente della grazia del Signore Gesù che è il salvatore e il centro di unità di tutti i fedeli cristiani, e da lui abbiamo ricevuto il compito di riportare a unità i suoi discepoli. Però il 2010 porta anche un’altra ricorrenza, da ricordare e rinnovare, ed è il centenario del movimento ecumenico. Infatti, si ricorda la Conferenza missionaria internazionale di Edimburgo, riconosciuta come l’inizio ufficiale del movimento ecumenico moderno.
Nei giorni 14-23 giugno 1910, oltre mille delegati protestanti e anglicani, a cui si unì anche un ortodosso, si incontrarono nella città di Edimburgo sospinti dall’ansia di rispondere alla missione evangelizzatrice in maniera coerente e secondo il desiderio del Signore, come discepoli uniti nella stessa fede: «Da questo riconosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri».
A cento anni di distanza la tensione missionaria che riunì quei cristiani ci porta oggi a riflettere sul legame che c’è tra missione e comunione nella vita dei cristiani. E a unirci nella preghiera per essere autentici testimoni dell’unico Signore Gesù. Questa è una missione e un impegno per tutti. Eccoci allora, ancora una volta, invitati alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, unità da chiedere come dono di Dio e come impegno nostro da ricercare e costruire.
La Diocesi di Milano esprime e consolida la sua storia ecumenica anche grazie al Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, organismo di incontro e di iniziative ecumeniche cui partecipano 18 Chiese cristiane presenti sul territorio ambrosiano e che da un decennio si impegnano a dare una testimonianza comune di unità. Con il Consiglio la Diocesi ambrosiana ha firmato anche la Charta Oecumenica che traccia i passi salienti del percorso ecumenico.
Il Consiglio cura l’organizzazione della Settimana di preghiera per l’unità in Milano e anche quest’anno propone un calendario di incontri che possono favorire la reciproca conoscenza tra le comunità ecclesiali e dare testimonianza alla città intera del cammino ecumenico compiuto e tuttora in atto.
In cento anni il cammino ecumenico ha segnato tappe importanti, dato vita a organismi importanti di studio e di approfondimento comune e costruito una mentalità nuova di confronto, di scambio, di collaborazione; non sono mancati i tempi di tensione, le occasioni di contrasto e di incomprensione, però non è stata intaccata e neppure indebolita la certezza che insieme si può collaborare e meglio essere discepoli e testimoni dell’unico Gesù Cristo.
Ogni Chiesa e ogni tradizione, cattolica, evangelica, ortodossa, porta la sua storia, le sue specificità e i suoi valori: è insieme che si può essere più credibili come cristiani. Dal 18 al 25 gennaio si celebra in tutto il mondo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno ha per tema il versetto di Luca 24,48 “Voi sarete testimoni di tutto ciò”. E cosa è ciò di cui bisogna essere testimoni? Certamente della grazia del Signore Gesù che è il salvatore e il centro di unità di tutti i fedeli cristiani, e da lui abbiamo ricevuto il compito di riportare a unità i suoi discepoli. Però il 2010 porta anche un’altra ricorrenza, da ricordare e rinnovare, ed è il centenario del movimento ecumenico. Infatti, si ricorda la Conferenza missionaria internazionale di Edimburgo, riconosciuta come l’inizio ufficiale del movimento ecumenico moderno.Nei giorni 14-23 giugno 1910, oltre mille delegati protestanti e anglicani, a cui si unì anche un ortodosso, si incontrarono nella città di Edimburgo sospinti dall’ansia di rispondere alla missione evangelizzatrice in maniera coerente e secondo il desiderio del Signore, come discepoli uniti nella stessa fede: «Da questo riconosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri».A cento anni di distanza la tensione missionaria che riunì quei cristiani ci porta oggi a riflettere sul legame che c’è tra missione e comunione nella vita dei cristiani. E a unirci nella preghiera per essere autentici testimoni dell’unico Signore Gesù. Questa è una missione e un impegno per tutti. Eccoci allora, ancora una volta, invitati alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, unità da chiedere come dono di Dio e come impegno nostro da ricercare e costruire.La Diocesi di Milano esprime e consolida la sua storia ecumenica anche grazie al Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, organismo di incontro e di iniziative ecumeniche cui partecipano 18 Chiese cristiane presenti sul territorio ambrosiano e che da un decennio si impegnano a dare una testimonianza comune di unità. Con il Consiglio la Diocesi ambrosiana ha firmato anche la Charta Oecumenica che traccia i passi salienti del percorso ecumenico.Il Consiglio cura l’organizzazione della Settimana di preghiera per l’unità in Milano e anche quest’anno propone un calendario di incontri che possono favorire la reciproca conoscenza tra le comunità ecclesiali e dare testimonianza alla città intera del cammino ecumenico compiuto e tuttora in atto.In cento anni il cammino ecumenico ha segnato tappe importanti, dato vita a organismi importanti di studio e di approfondimento comune e costruito una mentalità nuova di confronto, di scambio, di collaborazione; non sono mancati i tempi di tensione, le occasioni di contrasto e di incomprensione, però non è stata intaccata e neppure indebolita la certezza che insieme si può collaborare e meglio essere discepoli e testimoni dell’unico Gesù Cristo.Ogni Chiesa e ogni tradizione, cattolica, evangelica, ortodossa, porta la sua storia, le sue specificità e i suoi valori: è insieme che si può essere più credibili come cristiani. Lo "scambio di ambone" e di predicatori – Lo "scambio d’ambone" è un’espressione un poco strana, ma che sta diventando una pratica gradita alle comunità dei fedeli delle Chiese cristiane milanesi e incoraggiata dal Consiglio delle Chiese cristiane di Milano. Infatti, da qualche anno, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, è valsa l’occasione di "scambiarsi" predicatori nel corso delle liturgie domenicali, con la formula «io invito te a predicare nella mia chiesa, e tu inviti me». Uno scambio di reciproca conoscenza, di vicinanza, di fede condivisa e di amicizia tra le comunità.Così nelle prossime domeniche del 17 e del 24 gennaio, sono previsti alcuni appuntamenti; forse altri se ne combineranno nei prossimi giorni. A partire da domenica 17, alle 10.30, nella Chiesa evangelica metodista (via Porro Lambertenghi 28), predicherà don Giuliano Savina, parroco di San Martino in Greco, decano del Decanato Zara; e alle 11.30 la Chiesa ortodossa romena (via De Amicis 13), ospiterà il predicatore don Pietro Raimondi di Monza. Domenica 24 vedrà poi diversi scambi: alle 10, monsignor Luigi Testore, parroco di San Marco sarà nella Chiesa cristiana protestante (via Marco de Marchi 9), mentre alle 12, nella Basilica di San Marco predicherà il pastore Ulrich Eckert della Chiesa cristiana protestante; alle 10.45 don Giuseppe Grampa, parroco di San Giovanni in Laterano, sarà nella Chiesa evangelica valdese (via Francesco Sforza 12/a), mentre alle ore 11 nella chiesa di San Giovanni in Laterano (via Pinturicchio 35) a predicare sarà il pastore valdese Giuseppe Platone. – Le iniziative a Milano e in Diocesi

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