Nel logo l'opera di Lello Scorzelli

di Luisa BOVE
Redazione

Continua in questi giorni la costruzione del sito che presto sarà on line. L’home page si apre con una bella immagine del Concilio Vaticano II (non poteva essere altrimenti), realizzata dal grande artista Lello Scorzelli, che lo stesso Paolo VI chiamò a Roma nel 1962 per commissionargli sculture e oggetti d’oreficeria (compreso il suo pastorale) per la Santa Sede. Il grande Pontefice gli affiderà anche il compito di accostare i padri conciliari del Vaticano II per farne i ritratti. Tra le opere più importanti di Scorzelli ricordiamo il «Bassorilievo dei bronzi del sinodo», «L’ultima cena» e la «Via Crucis» della cappella privata del Papa in Vaticano, la «Porta della preghiera» nella Basilica di S. Pietro in bronzo dorato con scolpita una preghiera scritta da Paolo VI e dettata direttamente all’artista.
Ma torniamo al sito internet www.vivailconcilio.it, di cui è responsabile il teologo Marco Vergottini. I navigatori troveranno una ricchezza di documenti, fonti conciliari e testi del Magistero, ma anche saggi teologici con preziose indicazioni di testi, non mancheranno anche segnalazioni di iniziative (video, convegni, pubblicazioni), sempre legate al Vaticano II. E poi ancora, schede bibliografiche, immagini e link utili. Chi lo desidera potrà aderire all’iniziativa, sostenerla e iscriversi all’area riservata.
Il sito contribuirà a tenere viva la memoria di una stagione di Chiesa considerata come la «primavera» dello Spirito. Per i promotori se da una parte «Viva il concilio» è «anzitutto un’espressione di ringraziamento», si legge in una pagina web, dall’altra rappresenta anche una «promessa», a condizione di «rinnovare la fedeltà a quell’evento», e un «compito» che «impegna il presente e apre alla profezia». La lezione dell’ultimo Concilio deve essere accolta come «la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX – diceva Giovanni Paolo II -, in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre». Continua in questi giorni la costruzione del sito che presto sarà on line. L’home page si apre con una bella immagine del Concilio Vaticano II (non poteva essere altrimenti), realizzata dal grande artista Lello Scorzelli, che lo stesso Paolo VI chiamò a Roma nel 1962 per commissionargli sculture e oggetti d’oreficeria (compreso il suo pastorale) per la Santa Sede. Il grande Pontefice gli affiderà anche il compito di accostare i padri conciliari del Vaticano II per farne i ritratti. Tra le opere più importanti di Scorzelli ricordiamo il «Bassorilievo dei bronzi del sinodo», «L’ultima cena» e la «Via Crucis» della cappella privata del Papa in Vaticano, la «Porta della preghiera» nella Basilica di S. Pietro in bronzo dorato con scolpita una preghiera scritta da Paolo VI e dettata direttamente all’artista.Ma torniamo al sito internet www.vivailconcilio.it, di cui è responsabile il teologo Marco Vergottini. I navigatori troveranno una ricchezza di documenti, fonti conciliari e testi del Magistero, ma anche saggi teologici con preziose indicazioni di testi, non mancheranno anche segnalazioni di iniziative (video, convegni, pubblicazioni), sempre legate al Vaticano II. E poi ancora, schede bibliografiche, immagini e link utili. Chi lo desidera potrà aderire all’iniziativa, sostenerla e iscriversi all’area riservata.Il sito contribuirà a tenere viva la memoria di una stagione di Chiesa considerata come la «primavera» dello Spirito. Per i promotori se da una parte «Viva il concilio» è «anzitutto un’espressione di ringraziamento», si legge in una pagina web, dall’altra rappresenta anche una «promessa», a condizione di «rinnovare la fedeltà a quell’evento», e un «compito» che «impegna il presente e apre alla profezia». La lezione dell’ultimo Concilio deve essere accolta come «la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX – diceva Giovanni Paolo II -, in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre».

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