Le editrici Àncora e Itl Centro Ambrosiano pubblicano insieme un agile sussidio mensile dal titolo «La Tenda», ad uso dei fedeli di rito ambrosiano con letture, antifone e orazioni
di Annamaria BRACCINI
Redazione
Freschissimo di stampa, arriva, per il tempo di Quaresima, il sussidio che accompagna quotidianamente la celebrazione eucaristica per tutto l’anno liturgico. «Questo sussidio, come è corretto chiamarlo – spiega monsignor Luigi Manganini, Vicario episcopale per l’Evangelizzazione e i Sacramenti – risponde a una prima esigenza che è quella di permettere al singolo cristiano di seguire l’eucaristia feriale e domenicale con l’ausilio di tutti i testi e non soltanto i biblici e gli eucologici. Tuttavia, si intende soddisfare anche una seconda richiesta che è quella di poter compiere, attraverso tali pagine ora pubblicate, l’esercizio della “Lectio Divina” sui testi di ogni giorno». Un aspetto questo, importante? «Molto – continua Manganini -. Infatti, potremmo anche dire che tale strumento sia a servizio della formazione dei fedeli e si inserisca al meglio in questo anno liturgico, nel quale l’Arcivescovo invita a vivere il sacerdozio comune battesimale, sperimentando il culto spirituale e offrendo se stessi al Padre in Gesù Cristo, illuminati e fortificati dalla Parola».
Perché si è scelto questo titolo che può apparire curioso, La Tenda? «“Tenda” corrisponde a uno dei due significati della parola “parrocchia”, che vuol dire “presso la casa” ma anche “quasi casa” – risponde monsignor Manganini -. In altre parole, i cristiani, come insegnano le Scritture, vivono sotto la tenda quali pellegrini. Ma quando un viandante è in cammino, ha bisogno del calore della riunione familiare, ha bisogno di alimento, di conforto, della luce che viene dalla Parola di Dio».
È opinione comune che oggi si assista a un rinnovato interesse appunto per lo studio della Parola, basti pensare a iniziative felici come la «Scuola biblica nella città»… È così anche nella sua esperienza pastorale di Arciprete del Duomo? «Ne parlavo proprio sabato scorso, in Cattedrale, durante la Messa vigiliare: infatti, è anche una mia impressione che in Diocesi vi sia una netta ripresa del primato della Parola attinta direttamente dalla Sacra Scrittura, così come, del resto, attraversiamo un positivo momento di risveglio liturgico. Naturalmente, tutto ciò non è frutto di magia e non nasce per caso, ma richiede, e si è già fatto, molto impegno da parte dei gruppi biblici e liturgici, dei presbiteri e, in particolare, dei parroci. In questo senso, vorrei sottolineare che non esiste solo il Lezionario, ma l’insieme degli strumenti, di diverso tipo e genere, che abbiamo voluto offrire alle comunità di rito ambrosiano. La Tenda di questa ricchezza di approfondimenti liturgici, è solo l’ultima pubblicazione in ordine di tempo – i fedeli la utilizzeranno dalla Quaresima -, ma certamente riveste grande importanza, offrendo la possibilità di un uso sia per la preghiera comunitaria che per la meditazione personale» conclude monsignor Manganini.
Un sussidio, insomma, prezioso per i singoli credenti, per gli operatori pastorali e per le comunità, al fine di rendere sempre più vicina la liturgia e «viva» nel cuore la Parola che salva. Senza dimenticare che La Tenda può anche divenire, per un numero sempre maggiore di fedeli ambrosiani, un modo più consapevole e attento di comprendere la propria specifica tradizione liturgica che, nello spirito del Concilio Vaticano II, come dice la Costituzione numero 87 del Sinodo 47°, «è dote che distingue la nostra Chiesa, ne costituisce la fisionomia spirituale e, in molti aspetti, caratterizza l’azione pastorale». Freschissimo di stampa, arriva, per il tempo di Quaresima, il sussidio che accompagna quotidianamente la celebrazione eucaristica per tutto l’anno liturgico. «Questo sussidio, come è corretto chiamarlo – spiega monsignor Luigi Manganini, Vicario episcopale per l’Evangelizzazione e i Sacramenti – risponde a una prima esigenza che è quella di permettere al singolo cristiano di seguire l’eucaristia feriale e domenicale con l’ausilio di tutti i testi e non soltanto i biblici e gli eucologici. Tuttavia, si intende soddisfare anche una seconda richiesta che è quella di poter compiere, attraverso tali pagine ora pubblicate, l’esercizio della “Lectio Divina” sui testi di ogni giorno». Un aspetto questo, importante? «Molto – continua Manganini -. Infatti, potremmo anche dire che tale strumento sia a servizio della formazione dei fedeli e si inserisca al meglio in questo anno liturgico, nel quale l’Arcivescovo invita a vivere il sacerdozio comune battesimale, sperimentando il culto spirituale e offrendo se stessi al Padre in Gesù Cristo, illuminati e fortificati dalla Parola».Perché si è scelto questo titolo che può apparire curioso, La Tenda? «“Tenda” corrisponde a uno dei due significati della parola “parrocchia”, che vuol dire “presso la casa” ma anche “quasi casa” – risponde monsignor Manganini -. In altre parole, i cristiani, come insegnano le Scritture, vivono sotto la tenda quali pellegrini. Ma quando un viandante è in cammino, ha bisogno del calore della riunione familiare, ha bisogno di alimento, di conforto, della luce che viene dalla Parola di Dio».È opinione comune che oggi si assista a un rinnovato interesse appunto per lo studio della Parola, basti pensare a iniziative felici come la «Scuola biblica nella città»… È così anche nella sua esperienza pastorale di Arciprete del Duomo? «Ne parlavo proprio sabato scorso, in Cattedrale, durante la Messa vigiliare: infatti, è anche una mia impressione che in Diocesi vi sia una netta ripresa del primato della Parola attinta direttamente dalla Sacra Scrittura, così come, del resto, attraversiamo un positivo momento di risveglio liturgico. Naturalmente, tutto ciò non è frutto di magia e non nasce per caso, ma richiede, e si è già fatto, molto impegno da parte dei gruppi biblici e liturgici, dei presbiteri e, in particolare, dei parroci. In questo senso, vorrei sottolineare che non esiste solo il Lezionario, ma l’insieme degli strumenti, di diverso tipo e genere, che abbiamo voluto offrire alle comunità di rito ambrosiano. La Tenda di questa ricchezza di approfondimenti liturgici, è solo l’ultima pubblicazione in ordine di tempo – i fedeli la utilizzeranno dalla Quaresima -, ma certamente riveste grande importanza, offrendo la possibilità di un uso sia per la preghiera comunitaria che per la meditazione personale» conclude monsignor Manganini.Un sussidio, insomma, prezioso per i singoli credenti, per gli operatori pastorali e per le comunità, al fine di rendere sempre più vicina la liturgia e «viva» nel cuore la Parola che salva. Senza dimenticare che La Tenda può anche divenire, per un numero sempre maggiore di fedeli ambrosiani, un modo più consapevole e attento di comprendere la propria specifica tradizione liturgica che, nello spirito del Concilio Vaticano II, come dice la Costituzione numero 87 del Sinodo 47°, «è dote che distingue la nostra Chiesa, ne costituisce la fisionomia spirituale e, in molti aspetti, caratterizza l’azione pastorale». – – Nelle librerie i primi due volumi